“L’erba crescerà sulle vostre città”

Sta circolando - oggi arriva in Germania - un bel documentario su Anselm Kiefer, pittore e scultore tedesco, e sulla sua casa straordinaria

Over Your Cities Grass Will Grow è un documentario realizzato dalla regista britannica Sophie Fiennes inserito nella sezione Proiezioni speciali del Festival di Cannes 2010 e dedicato ad Anselm Kiefer, uno dei più importanti pittori e scultori tedeschi dagli anni Settanta in poi. Il documentario nelle scorse settimane è stato proiettato in alcune sale negli Stati Uniti e questo mese è arrivato in Germania.

Nel 1993 Kiefer ha lasciato la Germania e si è trasferito insieme alla sua famiglia a Barjac, un paesino nella Francia meridionale. Qui ha trasformato La Ribaute, una derelitta fabbrica di seta di 35 ettari, nella sua casa e nel suo atélier, dove lavora e conserva le sue opere. Si tratta di un luogo particolarmente suggestivo: numerosi tunnel si fanno strada tra i palazzi, caverne e cripte sotterranee si alternano a zone a cielo aperto. La rivista statunitense Salon lo definisce «uno spazio in perenne costruzione, una rovina con l’intento di evocare luoghi simili a Pompei, il set per un sequel di Interceptor – Il guerriero della strada o un museo quasi fascista e un parco a tema costruito da Kiefer per onorare se stesso».

Kiefer desiderava che qualcuno documentasse il mondo che aveva creato e per questo qualche anno fa decise di invitare a Barjac Sophie Fiennes, particolarmente conosciuta per i suoi documentari poco convenzionali come quello su una chiesa pentecostale a Los Angeles (Hoover Street Revival) e quello sul filosofo Slavoj Zizek (The Pervert’s Guide to Cinema). Fiennes fu molto colpita dalla Ribaute: «era una specie di labirinto, una cosa folle e disorientante. C’è una qualità teatrale e cinematografica intrinseca in quel che Kiefer ha fatto che si presta a essere filmata. Credo che volesse che facessi un film su Barjac perché lui sente la natura effimera delle cose. Il documentario può catturare qualcosa che non sarà più la stessa».

Durante i primi 17 minuti del documentario si susseguono lentamente immagini di spazi e oggetti nella Ribaute: grossi libri con pagine bianche, una cripta sotterranea sostenuta da pilastri, sculture, corridoi polverosi, frammenti di vetro e la luce che filtra dalle finestre. Poi la scena si sposta nella biblioteca dove Kiefer viene intervistato da un giornalista tedesco. Nell’ultima parte del documentario l’artista è impegnato, insieme a un assistente, nella creazione di nuove sculture e di un nuovo anfiteatro, accompagnato da un sottofondo musicale del compositore ungherese Gyorgy Ligeti. Alla fine del documentario Kiefer dice: «la Bibbia ripete in continuazione che tutto sarà distrutto e che l’erba crescerà sulle vostre città. Penso che sia una cosa fantastica. E l’erba crescerà anche qui. Lo fa già, ovunque».