4 ipotesi per cambiare la manovra

Dalle modifiche al contributo di solidarietà al proposto nuovo ennesimo scudo fiscale

La manovra economica d’emergenza del Governo ha cominciato ieri la sua strada in Parlamento, durante una seduta al Senato durata sei minuti e alla quale hanno partecipato appena undici senatori. Si trattava di un adempimento formale, perché l’esame del merito comincerà martedì prossimo in Commissione bilancio. In quella sede si vedrà anche quali modifiche il centrodestra deciderà di apportare al testo: nei giorni scorsi si sono fatte molte ipotesi, soprattutto attorno al cosiddetto “contributo di solidarietà” e alla possibilità di inserire un nuovo scudo fiscale per chi fa tornare capitali dall’estero in Italia. Oggi le più concrete sembrano queste quattro.

Il “contributo di solidarietà”
L’aumento straordinario e temporaneo dell’imposta sul reddito dovrebbe essere ricalibrato: le aliquote potrebbero essere abbassate ma rese non deducibili – oggi Libero definisce la mossa “un trucco” – mentre dovrebbe essere introdotto un qualche meccanismo di aggiustamento su base familiare, per far sì che il reddito di 90.000 euro di chi ha dei figli a carico non venga tassato allo stesso modo del reddito di 90.000 euro di chi è single.

Lo scudo fiscale vecchio
Il Partito Democratico ha chiesto di introdurre una sovrattassa sui capitali rientrati dall’estero con lo scudo fiscale dell’anno scorso, che erano stati tassati soltanto del 5 per cento. Il centrodestra non è pregiudizialmente contrario anche se la costituzionalità di un’eventuale norma del genere è in discussione. Lo stesso Gasparri ha definito l’idea «una proposta che va valutata».

Lo scudo fiscale nuovo
Nel centrodestra si discute anche dell’ipotesi di un nuovo scudo fiscale. Ne scrivono oggi molti quotidiani, così Repubblica:

L’idea sarebbe quella di sfruttare la Tobin tax Ue lanciata l’altro ieri dal duo Merkel-Sarkozy in modo da aggirare l’anonimato degli scudati considerato un ostacolo per tassare di nuovo quanto condonato due anni fa. D’altra parte nel Pdl (Corsaro e Giorgetti) non fanno mistero delle «perplessità sulla regolarità» di portare a termine la proposta partita da Pd e Idv. Il leghista Calderoli invita tutti a decidere «in maniera molto riservata».

L’aumento dell’IVA
Nel centrodestra c’è chi chiede di aumentare l’IVA di uno o due punti percentuali e destinare il gettito all’eliminazione del contributo di solidarietà. Se n’è discusso molto ed è noto che questo approccio sarebbe preferito dal PresdelCons, ma Tremonti è contrario e l’aumento dell’IVA sembra in questo momento la modifica meno probabile delle quattro.

foto: Lapresse