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  • Giovedì 18 agosto 2011

Mogadiscio liberata e devastata

Le foto bellissime e terribili della capitale somala dopo il ritiro delle milizie di al-Shabaab

MOGADISHU, SOMALIA - AUGUST 17: A Ugandan African Union (AMISOM) soldier looks out to the Indian Ocean from the formerly five-star and war-ravaged Uruba Hotel on August 17, 2011 in Mogadishu, Somalia. After more than two decades of civil war, the UN estimates that 1.5 million Somalis are displaced within the country and more than 100,000 of them have fled to Mogadishu in the last months due to famine and drought. (Photo by John Moore/Getty Images)
MOGADISHU, SOMALIA - AUGUST 17: A Ugandan African Union (AMISOM) soldier looks out to the Indian Ocean from the formerly five-star and war-ravaged Uruba Hotel on August 17, 2011 in Mogadishu, Somalia. After more than two decades of civil war, the UN estimates that 1.5 million Somalis are displaced within the country and more than 100,000 of them have fled to Mogadishu in the last months due to famine and drought. (Photo by John Moore/Getty Images)

Da circa una settimana, le milizie di al-Shabaab si sono ritirate dalla capitale della Somalia, Mogadiscio, lasciando l’intera città sotto il controllo del governo per la prima volta dopo anni di vessazioni e violenza. Il governo spera che ora sarà più facile far arrivare gli aiuti umanitari nelle zone più colpite dalla carestia degli ultimi mesi. I gruppi armati di al-Shabaab sono da tempo in lotta per rovesciare il governo somalo: controllano diverse regioni della Somalia e nel 2009 avevano imposto un blocco agli aiuti umanitari provenienti dall’estero. Ora Mogadiscio è nelle mani dei militari governativi e di quelli, prevalentemente ugandesi, della Missione dell’Unione Africana in Somalia (AMISOM), il cui intervento nel paese è approvato dalle Nazioni Unite. I militari hanno perlustrato e occupato le basi abbandonate; nella città la vita torna molto lentamente alla normalità.

Al-Shabaab si ritira da Mogadiscio
La carestia in Somalia