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  • Domenica 14 agosto 2011

Michele Bachmann vince lo straw poll in Iowa

La deputata ultraconservatrice del Minnesota ha vinto una specie di "sondaggio tra tifoserie", prova di forza tra i candidati alle primarie repubblicane

di Francesco Costa

AMES, IA - AUGUST 13: Republican presidential candidate and Minnesota congresswoman Michele Bachmann speaks at the Iowa Straw Poll which is being held at Iowa State University August 13, 2011 in Ames, Iowa. Nine GOP presidential candidates are competing for votes in the straw poll, an important step for gaining momentum in the presidential race. (Photo by Scott Olson/Getty Images)
AMES, IA - AUGUST 13: Republican presidential candidate and Minnesota congresswoman Michele Bachmann speaks at the Iowa Straw Poll which is being held at Iowa State University August 13, 2011 in Ames, Iowa. Nine GOP presidential candidates are competing for votes in the straw poll, an important step for gaining momentum in the presidential race. (Photo by Scott Olson/Getty Images)

Aggiornamento. Tim Pawlenty, ex governatore del Minnesota, si è ritirato dalle primarie repubblicane.

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La repubblicana Michele Bachmann, deputata del Minnesota e candidata alle primarie per la candidatura presidenziale, ha vinto ieri lo straw poll di Ames, in Iowa. Lo straw poll è un sondaggio, in sostanza, ma la sua formula e il suo contesto lo rendono ogni quattro anni un appuntamento particolarmente atteso – la sua reale importanza, invece, è molto contestata – in vista delle primarie dell’Iowa, che è storicamente il primo Stato americano a celebrarle e quindi uno dei più importanti: per ogni candidato una vittoria in Iowa può lanciare una candidatura alle presidenziali mentre una sconfitta può compromettere seriamente tutto il resto della campagna.

Non bisogna pensare, però, a un classico sondaggio condotto con metodologie statisticamente affidabili. Lo straw poll di Ames si tiene a un evento di raccolta fondi dei repubblicani e viene spesso descritto come una via di mezzo tra una convention politica e una fiera di paese. Tre degli ultimi cinque vincitori dello straw poll di Ames hanno poi vinto le primarie in Iowa: George W. Bush nel 1999, Bob Dole nel 1995 e George H.W. Bush nel 1979. Bush figlio e Dole hanno poi vinto anche la nomination.

Concretamente, il sondaggio funziona così: i candidati che decidono di partecipare all’iniziativa – non tutti partecipano: a questo giro hanno deciso di star fuori il favorito Romney, Huntsman e Gingrich, nonché il neo candidato Rick Perry – devono comprare uno spazio nei locali che ospitano l’evento. Gli spazi migliori, più grandi e visibili, costano di più. Da quello spazio organizzano comizi, parlano agli elettori. Gli stessi candidati, poi, pagano a loro spese decine di pullman verso Ames ai propri sostenitori, e chi ha più risorse può farne arrivare di più. Per questa ragione, la vittoria allo straw poll non mostra tanto la popolarità di un candidato quanto la forza della sua macchina organizzativa a questo punto della campagna elettorale. Nel 2007 lo straw poll fu vinto da Romney, che poi perse le primarie in Iowa da Mick Huckabee: alla fine nessuno dei due ottenne la nomination, che andò a John McCain (che nemmeno partecipò allo straw poll).

A questo giro i posti migliori all’evento erano stati comprati da Ron Paul e Michele Bachmann, ed è stata proprio quest’ultima a uscire vincitrice dal sondaggio. Ron Paul è arrivato secondo a una manciata di voti da Bachmann mentre Tim Pawlenty è arrivato terzo, molto lontano dai primi due. Secondo molti opinionisti, sarà proprio Pawlenty a subire le maggiori conseguenze dallo straw poll di Ames: la sua campagna attraversa da varie settimane una fase di stagnazione, schiacciato dal gigante Romney e dall’ascesa di Bachmann, e fatica a farsi spazio. Michele Bachmann ha confermato la sua grande popolarità nella base del partito repubblicano, che fino a questo momento si è tradotta in una buona raccolta fondi. Sarà soprattutto lei, però, a dover fare i conti con Rick Perry: il governatore repubblicano del Texas, molto religioso e molto conservatore, che agli occhi dei repubblicani appare ideologicamente puro ma anche più potabile ed eleggibile di Bachmann per l’elettorato americano indipendente e moderato.

foto: Scott Olson/Getty Images

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