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  • Venerdì 5 agosto 2011

Che cos’è la Siria?

Una guida per punti per capire com'è fatto l'unico paese arabo ancora in rivolta

La rivolta in Siria contro il regime di Bashar al-Assad va avanti ormai da più di cinque mesi. Le proteste, che erano iniziate a marzo nella città meridionale di Deera, si sono estese a tutto il paese e sono cresciute con l’aumentare della violenza dell’esercito. Il governo continua a negare che si tratti di una rivolta del popolo e dà la colpa ai gruppi islamici che starebbero cercando di dividere la Siria. Ma le testimonianze e i pochi video che i manifestanti sono riusciti a pubblicare su Youtube raccontano una realtà molto diversa, in cui i militari bombardano le città con l’artiglieria pesante, sparano sulla folla disarmata e arrestano indiscriminatamente tutte le persone sospettate di opposizione al regime. Secondo i dati diffusi dalle organizzazioni umanitarie, i morti sono già più di 1.600.

La Grande Siria
Una volta si chiamavano Siria tutti i territori a est del Mediterraneo. L’attuale Siria confina con Turchia, Iraq, Giordania, Israele e Libano: divenne una colonia francese dopo la Prima guerra mondiale e la dissoluzione dell’impero ottomano, conquistò l’indipendenza nel 1946. La sua capitale, Damasco, è una delle città più antiche della storia.

Il potere
È una repubblica presidenziale governata dal 1963 dal partito Ba’ath, il partito che rappresenta la maggioranza sunnita. Dal 1970 il presidente è un membro della famiglia Assad. La Costituzione adottata nel 1973 affida ufficialmente al partito Ba’ath il ruolo di guida della società e di fatto lo riconosce come partito unico dello Stato. L’Islam non è la religione ufficiale e la costituzione garantisce libertà di culto, ma il presidente deve essere per forza musulmano. Il Presidente è anche segretario generale del partito Baʿath e capo del Fronte Progressista Nazionale, alleanza di dieci partiti ammessi dalla legge egemonizzata dal Baʿth. I suoi poteri, già enormi ai sensi della Costituzione del 1973, sono ulteriormente aumentati dal fatto che dal 1963 (l’anno in cui il Baʿath prese il potere dopo il colpo di stato) è in vigore la legge marziale, ufficialmente motivata dallo stato di guerra con Israele e dalla minaccia del terrorismo.

Il presidente Bashar al-Assad
Bashar al-Assad doveva fare l’oftalmologo, stava studiando a Londra, quando nel 1994 suo fratello Basil, erede naturale alla presidenza, morì in un incidente stradale. Questo scombinò parecchio i suoi piani. Nel 2000, alla morte di suo padre, Bashar al-Assad venne nominato capo dell’esercito e leader del partito Baath. Ma aveva 34 anni e la Costituzione lo considerava ancora troppo giovane per fare il presidente: quindi fu necessario indire un referendum per rimuovere la clausola e poterlo “eleggere”, diciamo. La moglie di Assad, Asma Akhras, è nata in Regno Unito da genitori britannici e ha lavorato nella banca d’investimento JP Morgan.

Gli alauiti
Gli alauiti sono un gruppo religioso islamico vicino agli sciiti che fa riferimento ad Alì, cugino e genero del profeta Maometto. È un gruppo altamente minoritario, in Siria, dove il 74 per cento degli abitanti sono sunniti. Ma è anche il gruppo del presidente Assad e della sua famiglia.

Siria e Israele
Dalla Guerra dei sei giorni del 1967 Israele occupa le Alture del Golan, nel Governatorato di Quneitra. La Siria non ha mai riconosciuto l’annessione israeliana e fa della restituzione del Golan la condizione necessaria per la stipula di un trattato di pace. Un’altra disputa territoriale è in corso da molti anni con la Turchia per la provincia di Hatay, il cui capoluogo è Antiochia, che fu ceduta alla Turchia nel 1939 quando la Siria era ancora sotto una specie di protettorato francese. In ottimi rapporti con l’Iran, il governo di Damasco ha sempre mantenuto rapporti stabili anche con Hezbollah in Libano e con Hamas nei Territori Palestinesi ed è stato più volte accusato di avere ucciso i suoi avversari politici. A differenza dell’Egitto, che nel corso del tempo ha sviluppato una relazione molto proficua con gli Stati Uniti, la Siria ha sempre avuto rapporti molto tesi con Washington.

Il massacro di Hama
Nel 1982 le forze siriane lanciarono un violento attacco contro la città di Hama per reprimere una rivolta promossa dai Fratelli Musulmani, uccidendo migliaia di persone e dando un segnale preciso a chi si opponeva al regime.

Siria e Libano
Il Libano fu separato dalla Siria dalla Francia, visto che era composto in gran parte da cristiani, e divenne indipendente nel 1943: per questo la Siria tende ancora a considerarlo parte della sua area di influenza. Ed è un’influenza che è stata spesso tirata in ballo, anche negli ultimi anni, visto che si è sostenuto spesso il sostegno concreto garantito dal regime a Hezbollah. L’assassinio del primo ministro Rafik Hariri nel 2005, per esempio, è stato da molti ricondotto alla Siria e questo ha costretto il regime a ritirare i suoi soldati presenti sul territorio libanese con funzioni di “stabilizzazione” e pattugliamento.

I curdi
Le persone di etnia curda compongono il 10 per cento della popolazione siriana, quasi due milioni, che il regime da anni cerca di “arabizzare”. I curdi resistono, mantengono vivi i contatti con le comunità curde di Turchia, Iraq e Iran e le loro aspirazioni condivise. Di tanto in tanto il loro malcontento riemerge.

Sulla via di Damasco
Secondo la Bibbia, san Paolo si convertì al cristianesimo quando fu abbagliato da una luce procedendo verso Damasco. Da qui il modo di dire che conosciamo.

Le spade di Damasco
Nell’antichità, le spade fatte con l’acciaio di Damasco valevano molto di più di tutte le altre spade. Si dice che erano spade migliori perché venivano riscaldate e raffreddate molto rapidamente durante la realizzazione, perché a volte venivano immerse nell’urina di ragazzi dai capelli rossi o infilzate nei corpi di schiavi corpulenti.

I pellegrinaggi
La Siria è meta di molti pellegrini sciiti dall’Iran, che visitano il santuario di Sayidda Zeinab, a Damasco. L’Iran e la Siria hanno storicamente un rapporto molto stretto.

I politici suicidi
Nel 2000 l’ex primo ministro Mahmoud Zuabi si uccise con un colpo alla testa: era agli arresti domiciliari, accusato di corruzione. Cinque anni dopo l’allora ministro degli interni Ghazi Kanaan si uccise in circostanze mai del tutto chiarite.

Seta
Una volta Damasco era nota per il commercio di tessuti, soprattutto di seta. Il nome della città, infatti, si deve a un’antica tecnica di tessitura.

Crociate
Parte del territorio siriano fu conquistato durante le Crociate.

La Siria e l’Argentina
Un milione e trecento mila cittadini argentini ha origini siriane o libanesi, figli di immigrati che attraversarono l’oceano durante il Diciannovesimo secolo. I genitori dell’ex presidente argentino Carlos Menem venivano da Yabrud, in Siria.