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  • Domenica 10 luglio 2011

L’Australia vuole tassare chi inquina

Il premier Julia Gillard ha annunciato oggi un contestato provvedimento che intende tassare le maggiori aziende produttrici di anidride carbonica

Il primo ministro australiano Julia Gillard ha reso pubblico domenica, in una conferenza stampa al parlamento australiano di Canberra, il piano del governo per tassare le aziende che producono più anidride carbonica a partire dal luglio 2012. Attualmente solo l’Unione Europea e la Nuova Zelanda impongono tasse a livello nazionale sulle emissioni di anidride carbonica (la cosiddetta “carbon tax”) e in passato i governi australiani hanno tentato inutilmente di far approvare un provvedimento simile in parlamento.

Il piano illustrato dal primo ministro prevede che, a partire dal 1 luglio 2012, le aziende che producono almeno 25.000 tonnellate di anidride carbonica all’anno siano tassate per circa 23 dollari australiani (più o meno 17 euro) per tonnellata. Secondo le analisi, il provvedimento riguarderà circa 500 aziende, ma diversi settori saranno esclusi dal provvedimento (come il settore agricolo) e altri riceveranno compensazioni per rendere più leggero l’impatto del provvedimento, come la produzione di acciaio ed energia elettrica e le miniere di carbone.

L’Australia ha una delle più alte quantità di gas serra emesse per abitante del mondo, complice il fatto che la sua produzione elettrica dipende dal carbone (di cui è tra i maggiori esportatori mondiali) per circa l’80%.

Il dibattito sulla “carbon tax” è molto vivo in Australia da diversi mesi. I critici fanno presente che i prezzi dei beni di consumo cresceranno di quasi l’1%, e i sondaggi mostrano che il 60% della popolazione è contraria al provvedimento: l’industria dell’energia e l’opposizione politica hanno protestato molto contro il nuovo piano, organizzando manifestazioni lo scorso marzo in tutte le maggiori città australiane. Il governo spera di riguadagnarsi la fiducia dei consumatori con un futuro aumento della spesa pubblica per il welfare e le pensioni, resa possibile dai soldi guadagnati dalla tassa sulle emissioni.

Julia Gillard è il premier australiano dal 2010 e fa parte del partito laburista. Anche se negli ultimi mesi ha dovuto affrontare un grande calo di popolarità, punta a migliorare il proprio gradimento nei due anni che ancora mancano alle prossime elezioni politiche. La tassa sulle emissioni di anidride carbonica è il provvedimento più importante della sua strategia, che intende concentrarsi su manovre economiche legate alla tutela dell’ambiente e per le quali può contare sull’appoggio dei Verdi australiani.

Da sinistra a destra: il ministro dell’economia Wayne Swan, Julia Gillard e il ministro per il cambiamento climatico e l’efficienza energetica Greg Combet durante la conferenza stampa.
foto: Stefan Postles/Getty Images