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  • Giovedì 7 luglio 2011

L’avanzata a ovest dei ribelli libici

Intanto in Libia si combatte ancora una guerra, chilometro per chilometro

A Libyan rebel fighter mans a check point before the frontline at sunset on the outskirts of the Libyan eastern city Ajdabiya on May 19, 2011. US President Barack Obama said in his speech that Libya's Moamer Kadhafi will "inevitably" leave or be forced from power, as NATO declared it had significantly degraded the strongman's war machine. AFP PHOTO/ Saeed Khan (Photo credit should read SAEED KHAN/AFP/Getty Images)
A Libyan rebel fighter mans a check point before the frontline at sunset on the outskirts of the Libyan eastern city Ajdabiya on May 19, 2011. US President Barack Obama said in his speech that Libya's Moamer Kadhafi will "inevitably" leave or be forced from power, as NATO declared it had significantly degraded the strongman's war machine. AFP PHOTO/ Saeed Khan (Photo credit should read SAEED KHAN/AFP/Getty Images)

Mercoledì i ribelli libici hanno conquistato la città occidentale di al-Qawalish dopo una battaglia di sei ore contro le truppe di Muammar Gheddafi. I ribelli e i soldati hanno combattuto a distanza servendosi dell’artiglieria pesante. L’inviato di Al Jazeera, Jonah Hull, ha raccontato che nel pomeriggio alcune colonne di fumo nero si sono alzate dalla città; le truppe di Gheddafi sono fuggite e i ribelli sono entrati a piedi in città e hanno controllato casa per casa che non ci fossero dei soldati nascosti.

Al-Qawalish si trova a circa 50 chilometri a ovest della città di Gharyan, che dall’inizio dell’insurrezione contro Gheddafi è stata conquistata dai ribelli e poi è caduta nuovamente nelle mani del regime. Gharyan si trova lungo una strada che collega Tripoli alla città meridionale di Sabha, che viene usata per rifornire le truppe e le zone controllate dal regime. Per i ribelli, riconquistare Gharyan è fondamentale per impedire al regime di rifornirsi e per prendere d’assalto Tripoli. La presa di al-Qawalish è un passo importante verso questa direzione.

Nel frattempo nelle città liberate di Bengasi e Misurata ci sono state grandi dimostrazioni a sostegno dei combattenti dell’ovest. A Bengasi, dove la folla urlava slogan contro Gheddafi, un elicottero dipinto con il colori della bandiera libica è volato al di sopra della folla mentre alcune persone hanno sparato in aria con i kalashnikov.

Foto: SAEED KHAN/AFP/Getty Images