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  • Giovedì 30 giugno 2011

La Francia arma i ribelli libici

L'esercito francese ha ammesso l'invio di mitragliatrici, fucili e lanciarazzi, ma solo "a scopo difensivo"

A Libyan rebel holds an anti-aircraft bullet belt inside a military training center in the eastern city of Benghazi on May 9, 2011 as Libyan regime forces laying siege to Misrata intensifyed their assault on the lifeline port and rebels warned they were running low on critical food and fuel supplies. AFP PHOTO/SAEED KHAN (Photo credit should read SAEED KHAN/AFP/Getty Images)
A Libyan rebel holds an anti-aircraft bullet belt inside a military training center in the eastern city of Benghazi on May 9, 2011 as Libyan regime forces laying siege to Misrata intensifyed their assault on the lifeline port and rebels warned they were running low on critical food and fuel supplies. AFP PHOTO/SAEED KHAN (Photo credit should read SAEED KHAN/AFP/Getty Images)

L’esercito francese ha confermato che nel corso di questo mese ha fornito delle armi ai civili che combattono nelle aree occidentali della Libia, controllate dai ribelli avversari di Muammar Gheddafi. Le armi sono state lanciate dagli aerei militari francesi. Tra queste, ha detto il colonnello Thierry Burkhard, ci sono fucili d’assalto, mitragliatrici, razzi e lanciarazzi. L’ammissione è arrivata in seguito alle anticipazioni del quotidiano Le Figaro e dell’agenzia AFP, che in mattinata avevano raccontato dei lanci di armi da parte dell’esercito francese.

Sebbene da tempo fossero molto accreditate e apertamente discusse le proposte sulla fornitura di armi ai ribelli, che compongono un esercito improvvisato e mal equipaggiato, l’Unione Africana ha ribadito ieri le sue perplessità. «Non è tanto una questione di chi dà cosa a chi, ma è semplicemente il fatto che circolino sempre più armi in entrambe le parti in gioco. Abbiamo già le prove che alcune di queste armi sono finite nelle mani di trafficanti e di al Qaida», ha detto Jean Ping, il leader della Commissione. «Queste armi contribuiranno alla destabilizzazione degli Stati africani».

L’ammissione della Francia tiene aperta la discussione sui limiti della risoluzione dell’ONU che ha dato inizio all’intervento militare in Libia. La risoluzione permette ai Paesi alleati di prendere “ogni misura necessaria” per proteggere i civili e tra queste cita anche la fornitura di armi, se usati per scopi difensivi. Se queste armi sono usate per attaccare, la legalità della loro fornitura potrebbe essere messa in discussione. L’esercito francese ha specificato di avere lanciato armi insieme a cibo, acqua e farmaci, per aiutare i civili delle zone più martoriate della Libia a difendersi.

foto: SAEED KHAN/AFP/Getty Images