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  • Mercoledì 29 giugno 2011

Si assegna lo scudetto del 2006

Tra oggi e domani il procuratore federale Palazzi si esprimerà sull'attribuzione dello scudetto 2006 all'Inter, il 18 luglio la sentenza

Giancarlo Abete, presidente della FIGC, ha annunciato ieri che entro il 30 giugno verrà comunicato il parere della procura della federazione calcistica sull’assegnazione dello scudetto del campionato 2005-2006. Il procuratore federale Stefano Palazzi sarebbe prossimo a concludere le sue indagini, nate da un esposto presentato dalla Juventus più di un anno fa contro l’attribuzione d’ufficio del titolo all’Inter in seguito al cosiddetto scandalo di Calciopoli, e a presentare la sua relazione conclusiva. Questa sarà poi consegnata al prossimo consiglio federale della FIGC, già previsto per il 5 luglio, che alla successiva riunione (18 luglio) dovrà prendere la decisione finale.

Sono in campo tre possibilità: la prima è che il procuratore decida di lasciare tutto com’è e di confermare le decisioni passate, con l’Inter campione 2006 d’ufficio. La seconda è che il procuratore accetti interamente le richieste della Juventus, restituendo lo scudetto alla Juventus che lo vinse sul campo, prima delle inchieste sulle “sistemazioni” degli arbitraggi: questo è molto improbabile visto anche che Moggi, Giraudo e Mazzini sono stati definitivamente radiati dalla commissione disciplinare della FIGC solo pochi giorni fa, il 15 giugno. Infine, ed è l’ipotesi che al momento è più quotata, il procuratore potrebbe scegliere di annullare l’attribuzione d’ufficio dello scudetto all’Inter, ma lasciandolo “non assegnato” come il precedente, tolto alla Juve per le stesse ragioni. Si tratterebbe quindi del terzo scudetto non assegnato nella storia della serie A, dopo quello del campionato 2004-2005 e quello del 1926-1927 (quando un dirigente del Torino ammise di aver pagato 50.000 lire un difensore della Juventus per ottenere la vittoria nel derby).

Nel maggio 2006 vennero rese pubbliche le intercettazioni che coinvolgevano diversi dirigenti delle squadre di calcio italiane, e si aprì un’inchiesta della magistratura sportiva per accertare le responsabilità ed esprimersi sulla regolarità dei due campionati precedenti. Al termine dei vari processi sportivi, lo scudetto del 2004-2005 non fu assegnato perché anche il Milan, secondo classificato, era coinvolto nello scandalo. Lo scudetto del 2005-2006 fu invece attribuito all’Inter dopo la sentenza del processo d’appello del luglio 2006, che ridusse le sanzioni per Juventus, Fiorentina, Lazio e Milan (secondo la sentenza di primo grado, le prime tre squadre sarebbero dovute finire in serie B). L’assegnazione all’Inter avvenne dopo che il commissario straordinario della FIGC da maggio ad agosto 2006, Guido Rossi, accettò il parere di una commissione di tre “saggi” da lui creata per esprimersi sulla questione e formata da Gerhard Aigner, ex segretario generale dell’UEFA, l’avvocato Massimo Coccia e Roberto Pardolesi, professore universitario di diritto.

Nell’aprile 2010, però, durante uno dei due processi della giustizia ordinaria che vede imputati a Napoli diversi arbitri e dirigenti (l’altro si tiene a Roma), la difesa presentò diversi nuovi elementi che mostrerebbero comportamenti antisportivi da parte anche della dirigenza nerazzurra, tra cui tentativi di condizionare gli arbitri e pedinamenti. La Juventus ha quindi presentato un esposto per chiedere che l’assegnazione dello scudetto del 2006 all’Inter venga cancellata.

foto: Jonathan Moscrop – LaPresse
DISCLAIMER: l’immagine si limita a raffigurare i festeggiamenti allo stadio San Nicola di Bari, il 14 maggio 2006. Non costituisce in alcun modo un tentativo di entrare nel merito delle decisioni del procuratore Palazzi.