Quanto costa la cocaina?

E chi consuma più cannabis al mondo? Lo spiegano i dati delle Nazioni Unite sul traffico di droga negli ultimi anni

L’Ufficio delle Nazioni Unite per il Controllo della Droga e la Prevenzione del Crimine (UNODC) la settimana scorsa ha pubblicato il suo rapporto annuale [pdf] sull’utilizzo delle sostanze stupefacenti nel mondo. La ricerca analizza l’andamento della produzione delle principali materie prime per realizzare droghe, la crescita o la contrazione dei prezzi e dello spaccio a livello globale utilizzando i dati forniti dagli Stati e dalle organizzazioni internazionali.

Nell’ultimo anno, la produzione globale di oppio è diminuita sensibilmente a causa delle difficili condizioni climatiche in Afghanistan, uno dei principali produttori al mondo della sostanza. Le cose non sono andate meglio per la cocaina con un calo sensibile delle coltivazioni e di conseguenza della produzione. La coltivazione della coca è diminuita di un sesto nel 2010 principalmente a causa della minore produzione in Colombia, uno dei principali fornitori al mondo della sostanza. Gli Stati Uniti rimangono i principali consumatori di cocaina, anche se l’Europa sta guadagnando rapidamente terreno.

Sul consumo di cocaina incidono la facilità nel reperire la sostanza stupefacente e il suo costo. I dati sui prezzi della coca forniti dal rapporto dell’UNODC arrivano fino al 2009 e mostrano quanto il prezzo di strada, quello per il consumatore, vari a seconda del paese. In Italia nel 2009 erano necessari mediamente 99 dollari per acquistare un grammo di cocaina, il prezzo massimo – 164 dollari – fu raggiunto nel 1992 con 164 dollari al grammo, quello minimo nel 2001 con 89 dollari. Il prezzo all’ingrosso della cocaina in Italia nel 2009 era 57.153 dollari al chilo, nel 1992 ce ne volevano 94mila di dollari per un chilo di coca.

Il prezzo medio della cocaina in Europa nel 2009 era pari a 85 dollari al grammo, fatti i dovuti aggiustamenti con l’inflazione. Il paese europeo in cui costava meno era il Regno Unito con 62 dollari al grammo, seguito dai Paesi Bassi con 63 dollari. Il paese in cui costava di più era la Norvegia con 154 dollari al grammo.

Austria – 97 dollari/grammo
Belgio – 71 dollari/grammo
Danimarca – 93 dollari/grammo
Finlandia – 139 dollari/grammo
Francia – 83 dollari/grammo
Germania – 87 dollari/grammo
Grecia – 104 dollari/grammo
Irlanda – 97 dollari/grammo
Italia – 99 dollari/grammo
Lussemburgo – 89 dollari/grammo
Paesi Bassi – 63 dollari/grammo
Norvegia – 154 dollari/grammo
Portogallo – 66 dollari/grammo
Spagna – 83 dollari/grammo
Svezia – 104 dollari/grammo
Svizzera – 82 dollari/grammo
Regno Unito – 62 dollari/grammo
Stati Uniti – 120 dollari/grammo

Le Nazioni Unite stimano che nel 2009 il traffico di cocaina abbia fruttato complessivamente 84 miliardi di dollari. In Europa i consumatori abituali di cocaina sono 4,5 milioni di persone con una media di 30 grammi di cocaina a testa all’anno: quasi un terzo della cocaina prodotta in tutto il mondo viene consumato nel vecchio continente (il 26 per cento nell’Europa occidentale e centrale, il 3 per cento in quella orientale e sud – orientale). Nelle Americhe il consumo interessa 8,4 milioni di persone con 32 grammi a testa. Il 54 per cento di tutti i consumatori di cocaina si trova in quella parte del mondo: 36 per cento nel Nord America, 15 per cento nell’America del Sud e 2 per cento tra America centrale e Caraibi. In Africa in consumatori sono pari all’11 per cento, in Asia al 4 per cento e in Oceania al 2 per cento con 300mila consumatori abituali.

Tra le molte sostanze stupefacenti prese in considerazione dalle Nazioni Unite per il proprio rapporto c’è anche la cannabis. In Europa ci sono tra i 28,7 e i 29,2 milioni di consumatori abituali, pari al 5,2 per cento della popolazione. Nel Nord America la cifra è pari a 32,5 milioni di persone, ovvero il 10,7 per cento della popolazione. A livello mondiale, ci sono almeno 203 milioni di persone che fanno uso di questa sostanza. I principali paesi fornitori di cannabis, non è detto siano necessariamente i principali produttori, sono il Marocco, l’Afghanistan, il Libano, la Spagna, l’India, il Pakistan e i Paesi Bassi.

In generale, il rapporto spiega che nell’ultimo anno il 5 per cento di tutta la popolazione mondiale ha assunto almeno una volta una sostanza stupefacente. Il traffico di droga è fiorente e nel caso dell’Afghanistan costituisce anche un pericolo per la stabilità dell’area e per il terrorismo, ha spiegato il segretario dell’ONU Ban Ki-moon nel corso della presentazione dei dati. Il mercato degli oppiacei afgano produce un volume di affari di circa 61 miliardi di dollari ogni anno e parte di questa cifra viene utilizzata per finanziare le sollevazioni nel paese e il terrorismo internazionale. Nell’Africa occidentale, invece, gli 85 miliardi di dollari derivanti principalmente dalla cocaina vengono utilizzati per il traffico di armi dai signori della guerra.

Negli ultimi anni i sequestri di sostanze stupefacenti sono aumentati sensibilmente, specialmente per quanto riguarda i prodotti di sintesi. Il rapporto segnala che nel 2009 sono state sequestrate 16 tonnellate di metanfetamina, quattro tonnellate in più rispetto all’anno precedente. La droga è la causa di almeno 200mila morti ogni anno.