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  • Sabato 18 giugno 2011

Sul cambio di direzione dell’Unità intervengono Soru e De Gregorio

«Diciamo pure che sono fiduciosa», scrive il direttore; l'editore allude a cambiamenti consensuali

Sulle notizie circolate ieri in rete a proposito di una sostituzione di Concita De Gregorio alla direzione dell’Unità, sono arrivati gli interventi dell’editore – Renato Soru – che ha telefonato a Pippo Civati, dirigente del PD che ne aveva scritto tra i primi sul suo blog, e poi ha aggiunto un commento al blog di Civati stesso; e un editoriale di Concita De Gregorio sull’Unità di stamattina.

Caro Pippo,
ti ringrazio per la telefonata che abbiamo appena avuto, duranta la quale ho avuto modo di fugare i tuoi dubbi sull’ipotetico cambio di direzione all’Unità.
Ritengo utile condividere il senso della telefonata con i tuoi lettori.
Come ti ho detto, all’Unità non esiste alcuna opera di normalizzazione nei confronti di Concita né da parte mia né da parte del PD.
Insieme a Concita abbiamo vissuto tre anni difficili e condiviso il progetto di rilancio del giornale che ha portato l’Unità sulle nuove piattaforme tecnologiche e all’equilibrio finanziario.
E condivido la soddisfazione di Concita, più volte da lei ribadita in seguito ai risultati elettorali e allo sdegno finalmente montante nella società italiana.
Se qualcosa cambierà all’Unità sarà anche per dare spazio alle sue legittime aspirazioni e, in ogni caso, come editore continuerò a tutelare il giornale come luogo di confronto e dibattito per quanti vogliono contribuire alla ricostruzione del Paese dopo il ventennio di berlusconismo e per chi vuole partecipare alla definizione dell’identità e del progetto del Partito Democratico.
Un caro saluto, Renato Soru

Qui c’è invece per intero l’editoriale del direttore.

Dunque, non vale la pena che ci mettiamo qui a esaminare i veleni esalati da Dagospia e senz’altro utilizzati come fonte, oggi o domani, da giornali e tv organiche al sistema in agonia. È quella roba lì, quel potere marcescente e in parte già in galera. Voi che leggete queste righe avete già tutte le risposte, le avete avute nei giorni, in diretta, avete saputo quel che accadeva mentre stava arrivando. Vengo dunque piuttosto alle notizie cosiddette ufficiali, alle agenzie di stampa che rilanciano rielaborandole certe fonti anonime per dare per certo il passaggio di mano alla direzione di questo giornale. Il mio contratto non è ‘in scadenza’, come direttore non ho ricevuto comunicazione alcuna, l’unico titolato a darmi indicazioni in questo senso è il mio editore esattamente come è avvenuto all’atto della mia nomina. Lui e non altri.