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  • Sabato 18 giugno 2011

Gli Stati Uniti trattano con i talebani

Lo ha ammesso per la prima volta ufficialmente il presidente Hamid Karzai, da tempo favorevole ai negoziati

Aggiornamento delle 12.30 – Il presidente dell’Afghanistan Hamid Karzai ha detto che la «trattativa sta andando bene». Nel frattempo a Kabul un attentato suicida davanti al palazzo presidenziale ha ucciso due poliziotti.

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Oggi, durante una conferenza stampa tenuta a Kabul, il presidente dell’Afghanistan Hamid Karzai ha dichiarato che «i militari stranieri e in particolare gli stessi Stati Uniti» sono coinvolti in trattative di pace con i talebani. L’annuncio costituisce la prima ammissione ufficiale di una trattativa che coinvolge anche gli Stati Uniti e smentisce parzialmente quanto detto dal segretario della difesa statunitense Robert Gates solo pochi giorni fa, ovvero che si sarebbero potuti avviare dei contatti diplomatici “entro la fine dell’anno” se i successi militari sul campo avessero contribuito a mettere alle strette i talebani.

Prima della dichiarazione di Karzai c’erano state diverse indiscrezioni provenienti da ambienti diplomatici che segnalavano l’esistenza di trattative da diversi mesi. Il presidente afghano è da tempo favorevole a contatti tra le forze della coalizione e i talebani, e ha fatto il suo annuncio il giorno dopo che il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha introdotto una distinzione tra le sanzioni dirette ai talebani e quelle dirette ad esponenti di al Qaeda, un passo diplomatico di distensione che potrebbe aiutare i negoziati. È certo comunque che i colloqui, che non si sa se avvengano direttamente o attraverso intermediari, non sono ancora giunti alla fase che li può rendere determinanti per le sorti della guerra.

I talebani hanno governato gran parte del paese fino al 2001. Attualmente sono presenti in Afghanistan circa 100.000 soldati statunitensi, un numero circa triplicato rispetto ai 34.000 nel paese quando Barack Obama ha iniziato il suo mandato, ma è atteso a giorni l’annuncio di una riduzione del contingente militare. I piani prevedono che entro il 2014 il controllo del territorio verrà gradualmente ceduto alle forze di sicurezza afghane.

foto: Paula Bronstein/Getty Images