And the winner is…

Per Bersani e il PD i risultati di ieri cambiano le cose

Foto Roberto Monaldo / LaPresse
30-05-2011 Roma
Politica
P.zza del Pantheon, festa del PD per la vittoria del centrosinistra alle elezioni amministrative
Nella foto Romano Prodi, Pierluigi Bersani

Photo Roberto Monaldo / LaPresse
30-05-2011 Rome
The Democratic Party celebrated the victory in local elections
In the photo Romano Prodi, Pierluigi Bersani
Foto Roberto Monaldo / LaPresse 30-05-2011 Roma Politica P.zza del Pantheon, festa del PD per la vittoria del centrosinistra alle elezioni amministrative Nella foto Romano Prodi, Pierluigi Bersani Photo Roberto Monaldo / LaPresse 30-05-2011 Rome The Democratic Party celebrated the victory in local elections In the photo Romano Prodi, Pierluigi Bersani

Uno: chi vince ha sempre ragione. Ed è indubitabile che ieri il Partito Democratico abbia vinto, malgrado gli sforzi di molti suoi nemici di trovare qualche soddisfazione in acrobatiche microcontestazioni.

Se è vero, infatti, che l’attuale leadership del PD non ha prodotto vincitori che la rappresentassero nelle sfide maggiori (sconfitta nelle primarie a Milano, sconfitta da una serie di fallimenti a Napoli, aiutata da un vecchio leader e da un eccellente sindaco uscente a Torino, vincente ma con basso profilo a Bologna), è altrettanto evidente che ha saputo trarre ottime lezioni dalle sue debolezze e non solo salire sul carro giusto prima che diventasse quello dei vincitori, ma anche usarlo per proprie vittorie in termini di voti per la propria lista e i propri candidati.

Dopo il primo turno, quindi, il PD ha saggiamente tenuto a freno gli entusiasmi e le rivendicazioni di successi (per quanto era in grado): Milano era tutta da vincere, e con un uomo non del PD; Napoli era stata una sconfitta pesante; in altri capoluoghi ancora si rischiava; a Bologna si era andati vicini al ballottaggio. E al PD nazionale non avevano dato segno di grande comprensione di quel che stava accadendo in nessuno di questi posti.

Ma adesso Bersani ha tutte le ragioni per essere contento e per vantarsi. L’incerto e malmostoso appoggio per Pisapia si è trasformato nell’ultimo mese in un impegno intenso e assiduo, fondamentale per la sua vittoria. A Napoli, un secondo dopo l’umiliazione, tutti i leader del PD stavano già dichiarando il loro appoggio per De Magistris senza se e senza ma. Il resto dei risultati mostrano – con qualche eccezione – buone scelte, e vincenti. Nel faticoso percorso di Bersani per mantenere la propria leadership nel PD e nel centrosinistra – molto messa in discussione nell’ultimo anno – i risultati di ieri sono un successo che gli dà grande forza. Adesso può impiegarla con maggiore attenzione e assiduità. Perché – Due – i leader si giudicano dai risultati.

(Foto Roberto Monaldo / LaPresse)