Il rimpasto-premio

Chi sono i nove nuovi sottosegretari nominati questa mattina dal Consiglio dei ministri

Alla fine è arrivato, il rimpasto di governo con gli incarichi-premio. Durante il Consiglio dei ministri di questa mattina, infatti, il governo ha nominato nove nuovi sottosegretari: stando a quanto riportano le agenzie di stampa, sarebbero Aurelio Misiti alle Infrastrutture, Roberto Rosso all’Agricoltura, Luca Bellotti al Welfare, Daniela Melchiorre allo Sviluppo economico, Catia Polidori e Bruno Cesario all’Economia, Antonio Gentile all’Ambiente e Riccardo Villari ai Beni culturali, Giampiero Catone allo sviluppo economico. Massimo Calearo, invece, sarebbe stato nominato consigliere personale del presidente del Consiglio per il commercio estero.

Aurelio Misiti era stato eletto alla Camera nell’Italia dei Valori, poi è passato al Movimento per l’Autonomia, poi al gruppo misto. Oggi sostiene la maggioranza.

Roberto Rosso e Luca Bellotti erano stati eletti nelle liste del Popolo della Libertà, che avevano lasciato nel novembre del 2010 per aderire a Futuro e Libertà. Entrambi sono tornati nel PdL lo scorso febbraio, dopo un incontro con Silvio Berlusconi.

Daniela Melchiorre era stata eletta nelle liste del Popolo delle Libertà, dopo essere stata sottosegretario alla Giustizia nel governo Prodi. Dopo pochi mesi passa al gruppo misto, a novembre del 2008 annuncia il suo passaggio all’opposizione. Alle regionali del 2010 si allea con l’UdC, a dicembre dello stesso anno entra nel Terzo polo insieme a FLI, UdC, MpA, ApI, PLI e repubblicani. Un mese fa ha lasciato il Terzo polo ed è tornata nella maggioranza.

Catia Polidori era stata eletta nel PdL e fino a qualche anno fa era descritta dalla stampa come una “fedelissima di Gianfranco Fini”. Lo scorso agosto aveva lasciato il PdL per passare a Futuro e Libertà, ma il 14 dicembre ha deciso all’ultimo minuto di non votare la sfiducia al governo e passare al gruppo misto. Poi ha aderito al gruppo dei Responsabili, tornando nella maggioranza.

Bruno Cesario era stato eletto nelle liste del Partito Democratico, che aveva lasciato nel 2009 per aderire al partito Alleanza per l’Italia. Un anno dopo, nel novembre 2010, lascia Alleanza per l’Italia: un mese dopo è tra i fondatori del Movimento di responsabilità nazionale, insieme a Domenico Scilipoti e Massimo Calearo, e passa nella maggioranza.

Antonio Gentile è l’unico ad avere una storia politica omogenea, almeno: eletto nelle liste del Popolo delle Libertà, lì era e lì è rimasto.

Riccardo Villari era stato eletto nelle liste del Partito Democratico e aveva guadagnato improvvisa notorietà nazionale nel 2009, quando era stato eletto presidente della commissione parlamentare di vigilanza sulla RAI con i voti del centrodestra. Era stato quindi espulso dal PD e sostituito da Sergio Zavoli alla commissione di vigilanza. Si era iscritto allora al gruppo misto, poi era passato al Movimento per l’Autonomia, poi ha lasciato il Movimento per l’Autonomia, oggi è presidente del gruppo parlamentare dei Responsabili al Senato.

Giampiero Catone era stato eletto nelle liste del PdL, che aveva lasciato a settembre per aderire a Futuro e Libertà. Il 14 dicembre del 2010 ha deciso però di votare la fiducia al governo, dopo essere stato l’unico finiano a non firmare la mozione di sfiducia. È passato quindi al gruppo misto e da lì ai Responsabili.