La mamma di Federico Aldrovandi è stata rinviata a giudizio

È accusata di aver diffamato il pm che si occupò della morte di suo figlio, racconta Ferraro sul Corriere

Federico Aldrovandi era un ragazzo di diciotto anni morto la notte del 25 settembre 2005 dopo essere stato fermato da alcuni agenti della polizia. Grazie all’impegno dei suoi genitori – soprattutto della madre, che raccontò la storia su un blog molto seguito – nel corso dei mesi il caso diventò di dominio pubblico, si istruì un processo per l’omicidio di Federico Aldrovandi e uno per i depistaggi nelle indagini. Il 6 luglio 2009 il tribunale di Ferrara ha condannato a tre anni e sei mesi i quattro poliziotti accusati di eccesso colposo nell’omicidio colposo di Federico Aldrovandi. Lo scorso 5 marzo 2010 altri tre poliziotti sono stati condannati nel processo sui presunti depistaggi nelle indagini. Il 9 ottobre è stato stabilito un risarcimento di due milioni di euro per i familiari di Federico Aldrovandi, in cambio dell’impegno a non costituirsi parte civile nei procedimenti ancora aperti. Ora la madre di Federico Aldrovandi è stata rinviata a giudizio, accusata di avere diffamato il pm che si occupò del caso. Lo racconta Luciano Ferraro sul Corriere della Sera.

C’è una madre a Ferrara che ha fatto condannare i quattro poliziotti che hanno picchiato il figlio fino alla morte, il 25 settembre 2005: il ragazzo si chiamava Federico Aldrovandi, aveva 18 anni. C’è un giudice, a Mantova, che ha rinviato a giudizio quella madre, Patrizia Moretti. Il giudice ha deciso che va tutelato l’onore del pubblico ministero che si occupò del caso, Maria Emanuela Guerra. La pm si è sentita diffamata. Patrizia Moretti disse che il fascicolo sulla morte del figlio era ancora vuoto e che la pm era stata già oggetto di un procedimento disciplinare, concluso con una assoluzione davanti al Csm. Nel caso Aldrovandi le lacune delle indagini e i tentativi di depistaggio vennero alla luce quando la madre del ragazzo aprì un blog su Internet, chiedendo verità. Lo fece con tale forza da ottenere attenzione da tutta Italia, intervenne anche il presidente della Camera Fausto Bertinotti. Una lunga battaglia, fino al 6 luglio 2009, quando i quattro poliziotti del pestaggio sono stati condannati per eccesso colposo di legittima difesa. E il pm?

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