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  • Sabato 2 aprile 2011

Zapatero non si ricandida

La decisione era nell'aria da tempo, ora è ufficiale

Spain's Prime Minister Jose Luis Rodriguez Zapatero is seen at the Moncloa Palace, in Madrid, on Friday, March 4, 2011. Spain's Minister Council has approved and fleshed out measures to save energy. The changes, that will take effect on March 7, including subsidizing purchases of special tires designed to cut down on car's gasoline consumption, lowering its highway speed limit and passed other energy saving measures such as switching to more efficient light bulbs to offset sharply higher oil prices stemming from turmoil in the Arab world. (AP Photo/Daniel Ochoa de Olza)
Spain's Prime Minister Jose Luis Rodriguez Zapatero is seen at the Moncloa Palace, in Madrid, on Friday, March 4, 2011. Spain's Minister Council has approved and fleshed out measures to save energy. The changes, that will take effect on March 7, including subsidizing purchases of special tires designed to cut down on car's gasoline consumption, lowering its highway speed limit and passed other energy saving measures such as switching to more efficient light bulbs to offset sharply higher oil prices stemming from turmoil in the Arab world. (AP Photo/Daniel Ochoa de Olza)

Il premier spagnolo José Zapatero ha fatto sapere oggi che non si ricandiderà alle elezioni politiche che si terranno in Spagna il prossimo anno. L’annuncio è stato dato durante la riunione del comitato federale del Partito Socialista, di cui Zapatero è il segretario generale. Zapatero ha preferito “dirlo ora per mettere fine a un’incertezza che potrebbe pregiudicare le riforme e la creazione di nuovi posti di lavoro”.

Zapatero è stato eletto premier per la prima volta nel 2004 e poi di nuovo nel 2008. Durante il suo governo ha realizzato importanti riforme sociali, concluso un accordo di pace con l’ETA e trasformato la Spagna in uno dei paesi più laici d’Europa. La crisi economica e gli effetti devastanti che ha avuto sul Paese hanno però molto danneggiato la sua immagine e negli ultimi tempi il suo grado di apprezzamento nei sondaggi è sceso notevolmente. Negli ultimi tempi si era anche parlato della possibilità delle sue dimissioni e molti dirigenti locali e regionali del partito gli avevano chiesto di sciogliere ogni dubbio sulla sua ricandidatura, così da arrivare alle elezioni amministrative del prossimo maggio con un quadro più chiaro. Al momento i suoi possibili successori sono Alfredo Pérez Rubalcaba, il vicepresidente del Partito Socialista sostenuto da gran parte dei dirigenti, e il ministro della Difesa Carme Chacón. Le elezioni politiche si terranno nel 2012.

foto: Daniel Ochoa de Olza/AP Photo