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  • Lunedì 21 marzo 2011

Il processo contro Barry Bonds

Il più grande battitore di fuoricampo nella storia del baseball inizia oggi la sua resa dei conti con l'accusa di doping

SAN FRANCISCO - APRIL 7: A young San Francisco Giants fan holds a sign imploring the Giants to Bring Back Barry (Bonds) during the opening day game against the San Diego Padres on April 7, 2008 at AT&T Park in San Francisco, California. The Padres defeated the Giants 8-4. (Photo by Greg Trott/Getty Images) *** Local Caption *** Barry Bonds
SAN FRANCISCO - APRIL 7: A young San Francisco Giants fan holds a sign imploring the Giants to Bring Back Barry (Bonds) during the opening day game against the San Diego Padres on April 7, 2008 at AT&T Park in San Francisco, California. The Padres defeated the Giants 8-4. (Photo by Greg Trott/Getty Images) *** Local Caption *** Barry Bonds

Si apre oggi il processo a Barry Bonds, uno dei più popolari giocatori di baseball degli ultimi dieci anni e uno dei più grandi di tutti i tempi, grazie soprattutto al suo primato assoluto di fuoricampo nella storia della Major League (762). Ma la parte finale della sua carriera (Bonds, che ha 46 anni, non si è mai ritirato ma da tre anni non è arruolato da nessuna squadra) è stata schiacciata da uno scandalo sull’uso di steroidi che ha riguardato molte altre celebrità dello sport americano.

La vicenda è iniziata all’inizio dello scorso decennio quando il responsabile di una società di prodotti nutrizionistici confessò di aver fornito steroidi a diversi atleti americani a partire dalle olimpiadi del 2000 (tra i coinvolti ci furono i corridori Tim Montgomery e Marion Jones, vincitori di medaglie d’oro in quei giochi). L’inchiesta che ne seguì ascoltò moltissimi atleti anche del football e del baseball. Successivamente diversi di loro furono accusati di avere mentito durante gli interrogatori: alcuni si dichiararono colpevoli, altri no: come Barry Bonds che ha ammesso di aver consumato i prodotti Balco senza però sapere di cosa si trattasse. In seguito allo scandalo, fu formata una commissione d’inchiesta del Congresso che condusse proprie audizioni: in una di queste fu ascoltato un altro grandissimo campione del baseball contemporaneo, il lanciatore Roger Clemens, che fu poi messo sotto accusa per aver mentito al Congresso.

Bonds, che ha giocato per sei anni con i Pittsburgh Pirates e poi per quattordici nei San Francisco Giants, divide tuttora gli appassionati del baseball tra chi resta ammirato dai suoi straordinari record e della complicità leale con il suo ex allenatore Greg Anderson che si è finora rifiutato di testimoniare contro di lui (andando anche in carcere per questo, e ci tornerà probabilmente rifiutandosi ancora), e chi si sente deluso e tradito dalle dimensioni dello scandalo e dal sospetto che i risultati di Bonds siano annullati dall’uso di sostanze proibite. Il processo che inizia oggi con la scelta della giuria e l’attenzione di mezza America (il New Yorker ospita un lungo ritratto di Bonds nel suo nuovo numero) è previsto durare circa un mese, e riguarda l’accusa di falsa testimonianza, ma potrebbe naturalmente rivelare molte cose nuove sul merito dello scandalo.