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  • Giovedì 10 marzo 2011

Mentre guardavamo la Libia

El Baradei ha annunciato ufficialmente la sua candidatura alle elezioni presidenziali in Egitto

15.10 L’opposizione yemenita rifiuta le proposte del presidente Saleh e chiede le sue dimissioni. Le proteste continuano nella capitale Sana’a.

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Sono ancora giorni di manifestazioni e proteste in gran parte del Medio Oriente e del Nord Africa, e sono ancora giorni di guerra civile in Libia. Ma sono anche giorni di annunci importanti, con i governi di Yemen e Marocco che promettono riforme costituzionali e maggiori garanzie per i cittadini e con il premio Nobel per la Pace Mohammed El Baradei che annuncia ufficialmente la sua candidatura alle prossime elezioni presidenziali in Egitto.

Yemen

Il presidente dello Yemen Ali Abdullah Saleh ha annunciato a breve una nuova costituzione e una transizione del sistema politico verso una forma parlamentare. La svolta è stata annunciata pubblicamente questa mattina nella capitale Sana’a, mentre migliaia di persone stavano partecipando a una nuova manifestazione di protesta contro il governo. Il presidente ha garantito che la riforma assicurerà maggiore potere alle regioni e al parlamento e ridurrà il controllo esercitato direttamente dal governo. Non è ancora chiaro se l’opposizione si accontenterà di questa concessione: le proteste in Yemen stanno andando avanti ogni giorno da circa un mese e la popolazione ora vuole le dimissioni di Abdullah Saleh, al potere da quasi trentatré anni.

Egitto

Ieri il premio Nobel per la Pace Mohammed El-Baradei ha annunciato ufficialmente la sua candidatura alle prossime elezioni presidenziali in Egitto. L’ex capo dell’agenzia Internazionale per l’Energia Atomica era stato una delle voci più autorevoli dell’opposizione al regime di Mubarak e il suo ritorno in Egitto nei giorni della protesta di piazza Tahrir aveva ulteriormente consolidato la sua leadership. L’annuncio è stato dato in un’intervista con una televisione egiziana privata. Martedì invece era stato l’attuale segretario generale della Lega Araba, Amr Moussa, a comunicare le sua candidatura alle presidenziali egiziane. Moussa era stato ministro degli Esteri per dieci anni con il governo di Mubarak e si era distinto per avere criticato aspramente la politica estera degli Stati Uniti e le sue relazioni con Israele. Nel 2001 Mubarak lo rimosse dal suo incarico perché stava diventando una figura politica troppo ingombrante.

Marocco

Il re del Marocco Mohammed IV ha promesso una riforma costituzionale volta a garantire maggiore democrazia e maggiori riforme. L’annuncio è stato dato durante un discorso trasmesso ieri dalla televisione di stato. Il re ha nominato una commissione che avrà il compito di esaminare il testo costituzionale e proporre le modifiche, che saranno poi sottoposte al vaglio della popolazione tramite referendum. Il discorso alla nazione è stato il primo tenuto dal re dopo la manifestazione di protesta del 20 febbraio, quando migliaia di persone hanno manifestato in diverse città del paese chiedendo riforme politiche e maggiori limiti al potere della monarchia. Sei persone sono morte negli scontri seguiti alle manifestazioni.