Perché è caduta la giunta Iervolino

Nelle ultime settimane sette consiglieri comunali eletti col PD sono passati all'opposizione

Il Consiglio comunale di Napoli si avvia verso lo scioglimento, dopo che ieri sera 31 consiglieri su 60 hanno consegnato alla segreteria generale del Comune una lettera di dimissioni. L’atto mette praticamente fine alla giunta presieduta da Rosa Russo Iervolino, sindaco della città dal 2001. Il mandato di Iervolino sarebbe finito comunque da qui a poche settimane.

I fatti di ieri arrivano al termine di un lunghissimo esodo di consiglieri comunali eletti con la maggioranza di centrosinistra e progressivamente all’opposizione: solo tra quelli eletti nelle liste del PD, ben sette nelle ultime settimane sono passati con vari gruppi e partiti di centrodestra. Ieri è arrivato l’ultimo: Carmine Simeone, ex PD, ora “Riformisti democratici per il Sud”. Nel corso della mattinata, il centrodestra aveva presentato una mozione di sfiducia ai danni della giunta e del sindaco. La mozione sarebbe stata votata però soltanto alla fine del mese e per questo poche ore dopo l’opposizione ha deciso di percorrere una strada più breve: dare le dimissioni in massa. Con le dimissioni di trentuno dei sessanta consiglieri comunali, la giunta non può fare altro che decadere. Presto il prefetto della città nominerà un commissario che possa governare il Comune fino alle imminenti elezioni comunali.

Marcello Taglialatela, segretario del PdL a Napoli, assessore regionale e possibile candidato sindaco per il centrodestra, ha detto che «altri quattro mesi di agonia per Napoli sarebbero stati insopportabili. Il Consiglio da mesi non si riuniva, tutte le categorie protestavano. La situazione finanziaria è molto grave. Con lo scioglimento abbiamo impedito quattro mesi di clientele, non del Sindaco ma della sua maggioranza». Il segretario regionale del PD, Enzo Amendola, ha detto invece che «quello che sta succedendo in queste ore è scandaloso. A poche settimane dal voto è una grave mancanza di rispetto nei confronti delle istituzioni, ma soprattutto un danno per la governabilità della città e l’interesse cittadini».

Non ci sono ancora candidati ufficiali alle prossime elezioni comunali. Nel centrosinistra la situazione è bloccata dall’esito contestato delle primarie, ufficialmente vinte da Andrea Cozzolino ma contestate come irregolari dai suoi avversari e dal PD locale, tanto da spingere il segretario nazionale Bersani a sospenderne l’esito. L’europarlamentare dell’IdV Luigi De Magistris si è candidato qualche giorno fa ma il PD e Sinistra e Libertà lo hanno frenato, chiedendo di lavorare a una soluzione condivisa. Nel centrodestra la situazione è ancora meno chiara: Taglialatela è uno dei nomi, se ne fanno altri, alcuni sostengono che Berlusconi voglia tentare di convincere a candidarsi Aurelio De Laurentiis, produttore cinematografico e presidente del Napoli.