Le parole che Eco non ha detto

Umberto Eco dà la sua versione dell'accostamento tra Berlusconi e Hitler che gli è stato rinfacciato la settimana scorsa dalla stampa di destra

La settimana scorsa alcuni esponenti del centrodestra e quotidiani vicini alla maggioranza hanno attaccato lo scrittore Umberto Eco per un accostamento tra Hitler e Berlusconi che gli era stato attribuito, nei giorni in cui Eco si trovava a un festival letterario in Israele. Eco ha dato la sua versione della vicenda sull’Espresso di questa settimana.

Una sera della settimana scorsa, a Gerusalemme, un giornalista italiano mi ha comunicato che era arrivata in Italia una nota di agenzia dove si diceva che nella conferenza stampa del mattino avrei detto che Berlusconi era come Hitler, e già alcuni autorevoli rappresentanti della maggioranza avevano rilasciato dichiarazioni su questa mia “delirante” dichiarazione, che a parer loro offendeva l’intera comunità ebraica (sic). La quale era evidentemente in tutt’altre faccende affaccendata, perché il mattino dopo vari quotidiani israeliani riportavano ampie cronache di quella conferenza stampa (il “Jerusalem Post”, bontà sua, vi dedicava addirittura un’apertura in prima pagina e quasi l’intera terza pagina) ma di Hitler non si faceva cenno, bensì ci si diffondeva sulle vere questioni su cui si era discusso. Nessuna persona sensata, per quanto critica nei confronti di Berlusconi, penserebbe di paragonarlo a Hitler, visto che Berlusconi non ha scatenato un conflitto mondiale da 50 milioni di morti, non ha massacrato 6 milioni di ebrei, non ha chiuso il parlamento della Repubblica di Weimar, non ha costituito reparti di camice brune e SS, e via dicendo. Cos’era allora accaduto quella mattina?

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