Natalie Portman, neuroscienziata

I successi scolastici e accademici di Natalie Portman, meno noti dell'Oscar vinto domenica

Domenica scorsa Natalie Portman ha vinto il suo primo Oscar come miglior attrice protagonista per Il Cigno Nero, il thriller drammatico in cui interpreta una fragile e disturbata ballerina classica. Oltre al ruolo di Nina, che le è valso anche un Golden Globe, un BAFTA, un premio Spirit e numerosi altri riconoscimenti minori,  l’avevate vista interpretare la piccola Mathilda in Léon, la regina Amidala nelle nuova trilogia di Guerre Stellari, la terrorizzata dissidente di V per Vendetta, la spogliarellista in Closer (per cui ha avuto la sua prima nomination all’Oscar).

Un ruolo meno noto al pubblico è quello, più privato, che ha ricoperto durante la sua carriera scolastica e universitaria, brillantemente portata avanti nonostante gli impegni del precoce successo cinematografico. Ne parla il New York Times, che spiega come la liceale Natalie Portman sia arrivata alle semifinali del prestigioso concorso scientifico Intel Science Talent Search, che in oltre 69 anni di attività ha selezionato futuri premi Nobel, matematici, fisici e chimici di fama internazionale. Ha poi frequentato Harvard per studiare neuroscienze e l’evoluzione della mente umana. La ricorda Abigail A. Baird, una delle sue docenti:

«Ho insegnato ad Harvard, Dartmouth e Vassar, e ho avuto il privilegio di fare lezione a molti studenti brillanti, ma pochi sono così intrinsicamente intelligenti come Natalie, hanno una tale potenza intellettuale , o lavorano duramente quanto lei. Non ha mai dato nulla per scontato. Non ha mai chiesto una proroga su una consegna, o di essere esentata da certe responsabilità.»

Le battaglie per l’ecosostenibilità portate avanti Natalie Portman, vegana convinta, sono ben note, ma non sempre associate ad una reale consapevolezza scientifica. Eppure l’attrice non si limita a fare da portavoce di cause altrui: ha condotto personalmente una ricerca sulla possibilità di convertire i materiali di scarto in forme di energia.

L’articolo riflette anche sul numero esiguo di star di Hollywood che hanno, o hanno avuto, una carriera scientifica:

Se hai bisogno di essere al centro dell’attenzione, avere dei fan ed essere riconosciuto, la ricerca scientifica non fa per te. […] Inoltre, se la bellezza fuori dal comune ti agevola nella carriera cinematografica, potrebbe impedirti di essere preso sul serio in ambito scientifico.