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  • Venerdì 25 febbraio 2011

«Il cambiamento è possibile»

La Corea del Sud sta lanciando volantini sulla Corea del Nord per raccontare le proteste in Egitto e Tunisia

WEST SEA, SOUTH KOREA - NOVEMBER 30: An F/A-18E Super Hornet takes off from the deck of USS George Washington during a joint US and South Korea military exercise on the Korean Peninsula's west sea on November 30, 2010 South Korea. South Korean and American military forces began war games exercises on Sunday. Tensions between the two Koreas remain high following an artillery exchange on the disputed island of Yeonpyeong on November 24. (Photo by Song Kyung-Seok - pool/Getty Images)
WEST SEA, SOUTH KOREA - NOVEMBER 30: An F/A-18E Super Hornet takes off from the deck of USS George Washington during a joint US and South Korea military exercise on the Korean Peninsula's west sea on November 30, 2010 South Korea. South Korean and American military forces began war games exercises on Sunday. Tensions between the two Koreas remain high following an artillery exchange on the disputed island of Yeonpyeong on November 24. (Photo by Song Kyung-Seok - pool/Getty Images)

Alcuni aerei militari della Corea del Sud hanno lanciato in Corea del Nord diversi volantini che raccontano delle recenti proteste antigovernative in Egitto e in Libia. I volantini sono destinati alla popolazione nordcoreana con «l’obiettivo di incoraggiarla a pensare che il cambiamento è possibile», stando a quanto ha detto alla stampa il parlamentare conservatore sudcoreano Song Young. Il ministro della difesa si è rifiutato di commentare l’operazione, e ha ribadito la sua intenzione di non rilasciare commenti su temi delicati che hanno a che fare con la Corea del Nord.

Oltre ai volantini sono stati sganciati anche cibo, medicine e radio. I beni sono stati sistemati in cesti leggeri legati a dei palloncini, con un timer programmato per rilasciare i cestini su alcune zone della parte settentrionale del paese, la più povera. Il pacco era accompagnato da un messaggio per informare le persone che il cibo era commestibile ed era stato inviato dall’esercito sudcoerano.

Non è chiara quale sia l’efficacia di simili iniziative, spesso portate avanti anche da singoli individui, associazioni e movimenti non governativi. Diversi analisti concordano nel sostenere che il livello di controllo del regime sulle comunicazioni e sugli spostamenti delle persone è troppo alto per permettere l’insorgere di qualsiasi protesta. La Corea del Sud ha ripreso questo genere di operazioni lo scorso novembre, dopo che il regime della Corea del Nord aveva bombardato un’isola sudcoreana vicino al confine, uccidendo quattro persone.