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  • Giovedì 30 dicembre 2010

L’ennesima promessa su Napoli

«Entro il 31 dicembre verranno eliminati i rifiuti dalla città. Entro 15 giorni dalla Provincia»

Ieri a Palazzo Chigi il sottosegretario alla presidenza del consiglio, Gianni Letta, ha tenuto una lunga riunione con i rappresentanti delle province della Campania. Alla fine, scrivono i giornali, è riuscito a strappare un accordo risicatissimo per mettere un provvisorio tampone all’emergenza dei rifiuti. I termini dell’accordo sono descritti così dal comunicato pubblicato sul sito del governo:

Capodanno pulito a Napoli. Entro il 31 dicembre verranno eliminati i rifiuti dalle strade della Città. Entro 15 giorni dalle strade della Provincia. Il 4 gennaio prossimo, poi, nuova riunione a Palazzo Chigi per indicare soluzioni strutturali al problema.

Abbiamo delle nuove scadenze, quindi: delle nuove promesse, dopo le molte inevase degli ultimi mesi. In questo caso, anche se la promessa dovesse essere mantenuta, si tratterebbe di un rimedio più che provvisorio: una toppa. Il governo, infatti, ha chiesto alle province campane di accollarsi i rifiuti di Napoli nei prossimi giorni, così da evitare che la città possa trascorrere la notte del 31 dicembre ancora sommersa dai rifiuti per ragioni di immagine ma anche di sicurezza, a causa del rischio di incendi. In cambio, il governo si è impegnato a lavorare insieme alle altre province per rimuovere i loro rifiuti entro la prima metà di gennaio e a ridiscutere in un nuovo incontro, fissato per il 4 gennaio, le possibili soluzioni al gigantesco indebitamento dei comuni. E l’impressione è che il 4 gennaio si ridiscuta tutto, in pratica: anche perché l’accordo di ieri non fa il minimo accenno alle soluzioni strutturali che possono risolvere il problema nel lungo periodo.

Berlusconi ha comunque approfittato dell’accordo per rilanciare con nuovi proclami. Ha detto solennemente che «non solo sgombreremo la città, e la ripuliremo, ma riusciremo anche a fare gli impianti». Quando? «Entro pochi mesi trasformeremo la scena». Se anche questa volta le cose non dovessero andar bene, la risposta è già pronta: «C’è qualcuno che cerca di ostacolare il nostro intervento con ogni mezzo». Il presidente Caldoro si è mostrato invece ben più realista: «Ci vorranno ancora tre anni prima di giungere alla media di un normale ciclo di smaltimento». Poi ha spiegato che «se potremo ripulire Napoli entro Capodanno è grazie alle intese dei trasferimenti raggiunti con sei regioni (Puglia, Toscana, Emilia, Molise, Lazio e Marche). Poi, da queste ore, grazie anche alla capacità di accoglienza, comunque ridotta, concessa da Avellino, Benevento e Caserta. Certo, impiegheremo più tempo per liberare la provincia».

La situazione, intanto, resta critica. Per le strade di Napoli ci sono ancora oltre mille tonnellate di rifiuti, quindicimila nella provincia. E continuano gli attacchi ai camion: ieri un altro gruppo di persone a volto coperto ha sparso sacchetti di spazzatura per una strada nei pressi dell’ospedale Loreto Mare, bloccando il traffico per diverse ore.