Feltri lascia il Giornale e si compra Libero?

Lo dice il Fatto oggi

Un articolo del Fatto afferma oggi con una certa sicurezza – benché si tratti sempre del genere “mi ha detto mio cuggino” – che Vittorio Feltri sarebbe in trattative di acquisto di una quota di Libero, in accordo con la famiglia Angelucci e con Maurizio Belpietro.

E dopo il big bang di Montecitorio, anche la carta stampata si prepara a un nuovo clamoroso terremoto. Dopo aver lanciato diversi segnali (pubblici e non) e dopo aver spiegato i motivi del suo dissenso dalla linea tenuta da il Giornale negli ultimi mesi, Vittorio Feltri ha consumato in queste ore il suo divorzio definitivo dalla coppia di guida Alessandro Sallusti e Daniela Santanché (nel ruolo di amministratrice della concessionaria della pubblicità, Visibilia).
Una separazione consumata senza rancori, nel rispetto personale e reciproco, ma con molta determinazione. Però l’addio imminente di Feltri dal quotidiano di via Negri non è un forfait definitivo, e prepara un altro non meno clamoroso colpo di scena. Un ricongiungimento con Maurizio Belpietro e un approdo a Libero.
Non per entrare nei ranghi dell’attuale assetto editoriale, però, ma per realizzare un vecchio sogno: quello di farsi editore di se stesso e rifondare l’attuale modello proprietario del quotidiano. In un primo momento l’idea era quella di fondarne uno nuovo. Poi si è aperta un’altra possibilità.
La soluzione a cui la rinata coppia Belpietro-Feltri sta lavorando, anche in queste ore è una piccola rivoluzione proprietaria. I due direttori, infatti, stanno trattando con l’editore Angelucci (vecchia volpe della professione, attuale parlamentare del Pdl, ex finiano rimasto al fianco del Cavaliere), l’acquisto di quote numericamente decisive della società editoriale che attualmente pubblica il quotidiano.

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