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  • Martedì 14 dicembre 2010

La Svezia si oppone alla liberazione di Assange

Gli avvocati dell'accusa vanno in appello contro la decisione della Corte, la prossima udienza entro 48 ore

18.50. Ri-ricapitoliamo, e questa volta — a meno di ulteriori colpi di scena — non dovrebbero esserci novità: la corte di Westminster aveva concesso la cauzione al fondatore di Wikileaks, ma gli avvocati svedesi dell’accusa hanno deciso di opporsi alla decisione e andare in appello. Assange rimarrà quindi in cella, almeno fino all’appello, che si terrà entro le prossime 48 ore alla corte suprema.

18.39. Secondo il suo avvocato, Assange ha accolto la notizia “con indifferenza”.

18.30. Colpo di scena: la notizia era stata data per certa dalla maggior parte dei quotidiani (“dimenticatevi l’ultima mezz’ora”, scrive ora il Guardian), ma all’ultimo minuto le autorità svedesi hanno dichiarato che si opporranno alla cauzione di Assange. L’udienza del controappello si terrà alla corte suprema entro le prossime 48 ore. Assange rimane in custodia.

18.20. Ricapitoliamo: la corte di Westminster ha concesso la cauzione ad Assange, e sembra che le autorità svedesi non si opporranno alla decisione. La prossima udienza, dove si tratterà la richiesta di estradizione in Svezia, si terrà l’11 gennaio. Tra le condizioni Assange dovrà consegnare il proprio passaporto, indossare una cavigliera elettronica, rispettare un coprifuoco e presentarsi ogni sei di pomeriggio alla stazione di polizia locale.

18.11. Sembra confermato: le autorità svedesi hanno dichiarato che non si opporranno alla cauzione.

17.58. Secondo il giornalista di ABC Jim Sciutto, gli avvocati svedesi dell’accusa non andranno in appello contro la cauzione.

17.50. Il Guardian scrive che Assange rimarrà in carcere fino a domani o giovedì, a meno che non vengano consegnate 200mila sterline in contanti.

17.44. Anche lo scrittore Hanif Kureshi si è detto disposto a versare soldi per la garanzia di Assange.

17.21. Il regista Ken Loach, fuori dal tribunale dove ha garantito per Assange, ha detto che la decisione della corte è una “buona notizia”.

Chiaramente, se ora il governo svedese si opponesse alla cauzione dimostrerebbe la natura vendicativa del processo. Mostrerebbe l’esistenza di elementi politici che vanno oltre il caso.

17.19. Channel 4 News dice che Assange ha lasciato il tribunale, diretto verso la prigione di Wandsworth dove è detenuto. Per uscire dovrà attendere la decisione degli avvocati dell’accusa, che possono andare in appello contro la cauzione.

16.52. L’udienza dell’11 gennaio sarà concentrata sulla richiesta di estradizione della Svezia.

16.48. Tra le condizioni, Assange dovrà anche presentarsi alla stazione di polizia locale ogni giorno alle sei di pomeriggio.

16.43. “Attenzione”, scrive il Guardian, che aveva dato Assange per libero: gli avvocati svedesi dell’accusa hanno due ore per ricorrere in appello. Assange non uscirà fin quando non sarà finito il processo.

16.38. Le condizioni sono: 240mila sterline di garanzia, il ritiro del passaporto, un coprifuoco, una cavigliera elettronica.

16.25. Assange è libero su cauzione, con condizioni. La prossima udienza sarà l’11 gennaio.

16.18. Robertson ha dato alla corte un indirizzo permanente in cui Assange vivrebbe se gli venisse garantita la cauzione.

16.14. Robertson, scrive Mostrous, ha detto che l’unico giornale disponibile per Assange in carcere era il Daily Express.

16.02. Sarah Saunders, amica di Assange, ha firmato un documento in cui offre 150mila sterline come garanzia. Dice che è quasi tutto il denaro che ha.

15.59. Secondo Vikram Dodd del Guardian la corte concederà la cauzione ad Assange. Dieci importanti personaggi internazionali hanno dichiarato che garantiranno per Assange.

15.50. Geoffrey Robertson, uno degli avvocati di Assange, propone condizioni per il rilascio su cauzione: una cavigliera elettronica che ne monitori gli spostamenti, il coprifuoco e una misura restrittiva sui viaggi.

15.39. Il giudice ha detto: “Più importante è il caso, più è alta la possibilità che l’accusato fugga; meno è importante, meno è possibile”.

15.33. L’avvocato dell’accusa sta spiegando i motivi per cui Assange non dovrebbe ottenere la possibilità di uscire su cauzione. Assange è più pallido del solito, scrive Heather Brooke.

15.25. Scrive Vikram Dodd del Guardian: “il tribunale è pieno di gente, con tutta questa attenzione della stampa, è stato dato un permesso speciale alle persone di rimanere in piedi.”

15.17. Alexi Mostrous del Times scrive su Twitter che il giudice ha iniziato chiedendo scusa: “I tribunali non sono abbastanza grandi”.

15.15. Assange è entrato in tribunale, vestito come l’altra volta, giacca nera e una camicia bianca. Viene accolto dal suo avvocato Mark Stephens, i due si sussurrano qualcosa nell’orecchio.

15.11. Il giudice sta permettendo ai giornalisti presenti in sala di raccontare il processo via Twitter e via Blackberry.

***

Il fondatore di Wikileaks Julian Assange è arrivato al tribunale di Westminster per ricorrere in appello e ottenere la possibilità di uscire di prigione tramite cauzione — alla quale contribuirebbero nomi come Michael Moore e il regista Ken Loach. Da una settimana Assange è in carcere per l’accusa di molestie sessuali mossagli da due donne svedesi, e i suoi avvocati temono che gli Stati Uniti stiano per denunciarlo di spionaggio. La scorsa settimana i giudici gli avevano negato la cauzione per il timore che potesse fuggire.