L’unico oroscopo buono è un oroscopo morto

Amedeo Balbi contesta le "energie cosmiche" di Rob Breszny, l'astrologo di Internazionale che piace alla gente che piace

Rob Brezsny è una figura di grande culto presso i lettori di Internazionale: è l’autore della pagina degli oroscopi, abbastanza incongrui rispetto al resto dei contenuti del giornale, che scrive con invenzioni creative che li rendono decisamente diversi dagli oroscopi convenzionali. Ma se la sua originalità gli ha guadagnato un diffusissimo seguito anche tra i razionali e colti lettori di Internazionale, un silenzioso movimento di diffidenti pensa da tempo che ci sia della pigra sopravvalutazione nel cliché “è l’unico oroscopo che leggo”. Oggi si è fatto avanti in questo senso Amedeo Balbi, astrofisico e collaboratore del Post, sul suo blog personale.

Internazionale è un ottimo settimanale, probabilmente il più serio che abbiamo dalle nostre parti. Ha un sacco di meriti, il più ovvio dei quali è quello di provare a trascinarci fuori dalla palude provinciale di molta informazione italiana.
Ma ai miei occhi ha un neo. L’oroscopo di Rob Brezsny che, per ragioni che io non mai capito completamente, ha un seguito formidabile tra persone che ti aspetteresti colte, laiche e razionali. Voglio pensare che molti di loro abbiano vissuto finora nell’equivoco che Brezsny, in fondo, faccia una sorta di satira dell’astrologia, un oroscopo semiserio da leggere divertendosi, senza crederci davvero, e anzi ridendo di altri oroscopi più casarecci e meno à la page e dei loro lettori creduloni. Ora, al di là del fatto che la frase “non ci credo ma lo leggo lo stesso” è quella con la quale il novanta per cento delle persone giustifica la lettura di qualunque oroscopo, e che io non ho alcuna voglia di mettermi a fare crociate contro l’astrologia (ché i danni veri alla cultura scientifica li fanno le leggi finanziarie), mi sembra che questa motivazione venga del tutto a cadere…

(continua a leggere sul blog di Amedeo Balbi)