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  • Martedì 23 novembre 2010

La Corea del Nord attacca un’isola del Sud

L'isola sudcoreana di Yeonpyeong è stata colpita da numerosi colpi di artiglieria, decine di case distrutte e due morti

Un punto della situazione: gli attacchi nordcoreani all’isola Yeonpyeong hanno ucciso due soldati e ferito altre sedici persone, tra cui diversi civili; la Corea del Sud ha risposto al fuoco e messo in azione gli aerei da combattimento, la Corea del Nord non ha comunicato eventuali vittime; Pyongyang ha accusato la Corea del Sud di aver sparato per prima in occasione di esercitazioni militari sul confine; la comunità internazionale, compatta, ha criticato l’attacco della Corea del Nord, e anche l’unico alleato di Pyongyang, la Cina, ha espresso preoccupazione per quanto successo e invitato i due paesi a raggiungere un accordo di pace.

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12.28. Il ministro degli esteri britannico William Hague ha rilasciato una dichiarazione in cui condanna l’attacco nordcoreano.

12.18. Secondo Reuters la Corea del Sud avrebbe confermato le esercitazioni militari sul confine, avvenute prima dell’attacco.

11.58. La Corea del Sud ha proibito ai suoi cittadini di andare in Corea del Nord.

11.55. La BBC riporta la dichiarazione di Kim, residente nell’isola attaccata:

“Ero a casa quando sono stato sorpreso dal suono delle esplosioni. Appena sono uscito di casa ho visto l’intero villaggio a fuoco. Ora non sono più al rifugio con gli altri abitanti, ma sono ancora scosso dalla paura.”

11.44. Tania Branigan del Guardian conferma che l’attacco nordcoreano è arrivato in seguito alle esercitazioni militari della Corea del Sud vicino al confine. Il Korea Herald scrive che questa mattina la Corea del Nord ha inviato un fax a Seoul spiegando che “non sarebbe rimasta a guardare” le esercitazioni sudcoreane.

11.41. La Corea del Nord dice di essere stata provocata: “nonostante i nostri avvertimenti, la Corea del Sud ha iniziato a sparare decine di colpi a cui abbiamo reagito immediatamente”.

11.27. Il ministro degli esteri russo ha criticato l’attacco della Corea del Nord.

11.20. La Corea del Sud avverte che, in caso di nuovi attacchi, risponderebbe “duramente” a Pyongyang. “Gli attacchi contro i civili non possono più essere tollerati.”

11.15. Questo video è apparso pochi minuti fa su YouTube, e dice di ritrarre missili partiti da Seoul. Non possiamo garantire sulla sua autenticità.
https://www.youtube.com/watch?v=eNxqRJl2AE8
11.07. Reuters riporta che la Corea del Nord avrebbe accusato la Corea del Sud di aver sparato per prima.

10.52. La Corea del Sud terrà una riunione per discutere delle conseguenze economiche dell’attacco. Saranno presenti membri del ministero delle finanze e il direttore della banca centrale.

10.50. La Casa Bianca ha “condannato fermamente” gli attacchi nordocoreani, ponendosi pubblicamente in difesa della Corea del Sud e della pace nella regione.

10.41. Uno dei tre soldati feriti gravemente è morto, portando a due il numero delle vittime.

10.33. La posizione dell’isola rispetto al confine contestato tra i due paesi.

10.27. La Cina, l’unico grande alleato della Corea del Nord, ha espresso “preoccupazione” per la notizia dell’attacco, convocando una riunione dei maggiori stati orientali per fermare il programma nucleare nordcoreano e riportare stabilità nella regione.

10.15. Un portavoce sudocreano ha detto che «almeno 50 colpi d’artiglieria hanno colpito l’isola, ferendo almeno quattro residenti. Decine di case sono in fiamme, e tutti i 1.600 abitanti dell’isola sono stati evacuati in rifugi.»

10.12. Altre immagini dalla CNN.
https://www.youtube.com/watch?v=47kDIUtoGrg

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10.10. Secondo un portavoce della Corea del Nord gli attacchi sono un «atto di autodifesa totalmente giustificabile», in reazione agli addestramenti della Corea del Sud vicini al confine. Ha aggiunto che una guerra nucleare potrebbe iniziare «in qualsiasi momento» se Seoul non dovesse fermare le esercitazioni militari.

10.08. Kim Myong-chol, il direttore del centro per la pace coreana-americana ha dichiarato: «Abbiamo ripetutamente chiesto alla Corea del Sud di smetterla con le esercitazioni. Se il Sud va avanti così, Seoul sarà il prossimo obiettivo. Sarà un mare di fuoco». Ha aggiunto di star parlando per il governo della Corea del Nord.

10.02. Nei commenti del Guardian, il parere di un sudocoreano:

Sto scrivendo da Seoul. Tutti stanno seguendo i notiziari ma non c’è alcun segnale di panico. Diverse persone, inclusa la mia ragazza, hanno l’impressione di aver già visto tutto questo. Non sto cercando di sminuire l’accaduto, quando ho sentito la notizia mi sono spaventato, ma la gente qui sta andando avanti come al solito.

9.50. Gli spari sembrano essere cessati, ma gli edifici colpiti sono ancora in fiamme. Il presidente sudcoreano ha chiesto ai propri ufficiali di «reagire severamente» ma, allo stesso tempo, di assicurarsi che «la situazione non si aggravi».

9.41. Secondo l’esperto di Coree Andrei Lankov i nordcoreani “vogliono attenzione, stanno dicendo ‘Ehi, siamo qui, siamo pericolosi e non vogliamo essere ignorati'”.

9.24. La Corea del Sud sta riflettendo se evacuare i propri cittadini dai territori nordcoreani in cui sono presenti, la stazione turistica di Mount Kumgang (in cui, nel 2008, un soldato nordcoreano ha ucciso un turista sudcoreano) e l’area industriale di Kaesong.

9.12. L’indice di borsa di Seoul, il KOSPI, perde punti in seguito all’attacco.

9.07. Ci sarebbero due civili e tredici membri del personale dell’esercito feriti, di cui tre gravi.

9.01. Un portavoce del governo sudcoreano ha riferito che il presidente Lee Myung-bak avrebbe chiesto ai suoi ufficiali di «gestire la situazione con cautela, per prevenire un’escalation dello scontro».

8.58. La giornalista del Guardian Tania Branigan riporta che le autorità sudcoreane stanno cercando di capire quale sia il motivo dell’attacco della Corea del Nord. Pyongyang avrebbe inviato al governo sudcoreano una lettera di protesta per le esercitazioni militari troppo vicine al confine.

8.55. Un portavoce del governo ha dichiarato che la Corea del Sud ha sparato un’ottantina di colpi in risposta ai circa duecento d’attacco.

8.41. L’esercito sudcoreano ha confermato la morte di un soldato, altri tre sarebbero in gravi condizioni.

8.39. I jet F16 della Corea del Sud sono in volo per contrastare gli attacchi della Corea del Nord.

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La Corea del Nord ha da poco avviato una nuova operazione offensiva nei confronti della Corea del Sud. Stando all’agenzia di stampa sudcoreana Yonhap, la Corea del Nord avrebbe aperto il fuoco in mare, raggiungendo con diversi colpi di artiglieria Yeonpyeong, un’isola lungo il confine tra i due paesi. Alcune case dell’isola sarebbero andate distrutte e tra i feriti vi sarebbero diversi militari sudcoreani e un paio di civili. La popolazione è stata rapidamente condotta nei bunker dell’isola per garantire una maggiore protezione.



https://www.youtube.com/watch?v=482j-MPjslA
Stando alle prime testimonianze ottenute dal canale televisivo YTN, sull’isola sarebbero arrivati una cinquantina di colpi e le case distrutte o danneggiate sarebbero diverse decine. Un portavoce del ministero della difesa sudcoreano ha confermato l’episodio, dichiarando alla AFP che «Un’unità d artiglieria della Corea del Nord ha aperto illegalmente il fuoco alle 14:34 (le 6:34 del mattino in Italia) e i soldati dell’esercito sudcoreano hanno risposto al fuoco per difendersi».

Yeonpyeong è in realtà un complesso di isole che si trova nel Mar Giallo ha una ottantina di chilometri di distanza da Incheon, la terza più grande città sudcoreana, e a dodici chilometri dalla provincia nordcoreana di Hwanghae. Con il termine Yeonpyeong ci si riferisce comunque in genere alla principale isola, Daeyeonpyeong, con una estensione di sette chilometri quadrati e una popolazione intorno a 1.200.

La zona intorno al complesso di isole è molto pescosa, dunque fa gola anche alla Corea del Nord, che si trova ad appena una dozzina di chilometri dal confine. Per questo motivo negli ultimi anni si sono registrati diversi scontri tra i due paesi nell’area. La Corea del Sud ha deciso di collocare mille soldati sull’isola. L’ultima schermaglia risale al 2002, negli scontri a fuoco rimasero uccisi tredici soldati nordcoreani e sei soldati sudcoreani.

mappa tratta da Wikipedia (EN)

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