• Italia
  • Martedì 23 novembre 2010

I rifiuti e la bambina

Ancora una foto dei rifiuti a Napoli, che non si può non guardare

A child walks through uncollected garbage on his way back from school in the historic Spanish district of Naples on November 22, 2010. As piles of malodorous garbage continued to accumulate in the streets of Naples, the total amount of uncollected waste in the city was likely to reach 3,600 tons by the end of the day, the Italian press said. AFP PHOTO / ROBERTO SALOMONE
A child walks through uncollected garbage on his way back from school in the historic Spanish district of Naples on November 22, 2010. As piles of malodorous garbage continued to accumulate in the streets of Naples, the total amount of uncollected waste in the city was likely to reach 3,600 tons by the end of the day, the Italian press said. AFP PHOTO / ROBERTO SALOMONE

Stamattina abbiamo pubblicato alcune foto dei rifiuti abbandonati a Napoli, delle molte che sono oggi sulle prime pagine di diversi quotidiani. Le immagini di spazzatura a Napoli ormai sono un vero e proprio repertorio iconografico-giornalistico locale, come una volta il pino e ancora oggi le statuette del presepe: negli archivi delle grandi agenzie fotografiche si ripetono di anno in anno montagne di foto di montagne di spazzatura, e il rischio è di assuefarsi e diventare disincantati (il rischio contrario è quello di scandalizzarsi per ogni quattro cassette in breve attesa di smaltimento dopo un mercato rionale).

Ma le immagini di stamattina erano una storia che per quanto retorica e facile non poteva essere elusa con una cinica scrollata di spalle: bambini costretti a intrufolarsi tra tunnel di sacchetti di spazzatura per andare a scuola sono prima di tutto bambini costretti a intrufolarsi tra tunnel di sacchetti di spazzatura per andare a scuola. Come abbiamo scritto, sono foto che hanno più forza di mille ispezioni dell’Unione Europea, ed è giusto che ce l’abbiano: non sono l’immagine del disastro, sono il disastro.

Le foto sono scattate in Vico Montecalvario, un piccolo vicolo dei Quartieri Spagnoli addossato alla scuola elementare Paisiello. Se anche i bambini e le mamme intervistate tra ieri e oggi volessero fare il giro e passare da un’altra parte per evitare questo spettacolo, i cumuli di spazzatura sono comunque addossati al muro della scuola in cui stanno i bambini, che li respirano tutto il giorno, come accade per moltissimi altri napoletani in altre parti della città.

Se ci torniamo adesso è perché poche ore dopo sono arrivate altre foto, e una di quelle era “la” foto. Si potrebbe scriverne molto, di questa bambina carica di zaini e giacche da portare che attraversa il canyon di spazzatura più alto di lei con le sue Nike e il suo grembiule candido. Oppure scriverne niente. Noi volevamo mostrarla e condividere i pensieri conseguenti.