• Mondo
  • Sabato 13 novembre 2010

Aung San Suu Kyi è libera

Premio Nobel per la Pace e leader dell'opposizione birmana, era agli arresti domiciliari da quindici anni

13.31 Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha espresso la sua soddisfazione da Yokohama, in Giappone, dove sta partecipando al vertice dell’Apec (Forum economico dell’Asia del Pacifico): «Aung San Suu Kyi è un’eroe della nostra epoca», ha detto «Ora bisogna liberare anche gli altri prigionieri politici del regime birmano».

13.22 La prima immagine di Aung San Suu Kyi dopo la sua liberazione, da un video della BBC: sorride e saluta la folla dal cancello della sua casa. «Ho tante cose da dirvi, non ci siamo visti per così tanto tempo», ha detto quando è uscita tra la gente.

13.11 «Se camminerà verso la pagoda di Shwedagon (uno dei luoghi simbolo di Rangoon, in cui Aung San Suu Kyi tenne il suo famoso discorso in favore della democrazia nel 1988, ndr), decine di migliaia di persone la seguiranno», ha detto Naw San, capo del Movimento Studentesco per la Birmania.

13.03 L’avvocato di Aung San Suu Kyi ha detto alla BBC che la giunta militare le aveva inizialmente offerto la liberazione a patto che accettasse di non spostarsi da Rangoon, ma che lei ha rifiutato.

12.53 Le forze di sicurezza birmane per il momento non sono intervenute per disperdere la folla e lasciano che i festeggiamenti continuino. «È la nostra madre, è la nostra madre!», urla una sostenitrice in lacrime.

12.51 «Riunirà grandi folle e avrà grande supporto pubblico come l’ultima volta che era stata liberata», dice il vice-presidente della Lega Nazionale per la Democrazia, Tin Oo «è già il leader democratico e l’icona della Birmania».

12.47 «Non riesco a descrivere quanto sono felice», dice uno dei sostenitori di Aung San Suu Kyi, che continuano a festeggiare davanti alla sua casa, «è la nostra salvatrice perché è l’unica che può fare quello che è meglio per il nostro paese».

12.33 La folla canta l’inno nazionale e invoca il suo nome, «Long live Aung San Suu Kyi!». Qui lo streaming video della BBC.

12.30 Dopo avere salutato la folla, Aung San Suu Ky è rientrata in casa accompagnata da alcuni rappresentanti del suo partito.

12.28 Aung San Suu Kyi invita i suoi sostenitori a tornare domani a mezzogiorno (ora locale) nella sede del suo partito, la Lega Nazionale per la Democrazia, dove parlerà più a lungo.

12.26 «Dobbiamo lavorare insieme per raggiungere i nostri obiettivi».

12.21 Aung San Suu Kyi sta parlando alla folla che da ieri si è radunata sotto la sua casa.

***

Aung San Suu Kyi è stata liberata dopo quindici anni di arresti domiciliari. Associated Press ha confermato che un ufficiale della giunta militare birmana ha letto l’ordine di liberazione. Migliaia di persone stanno aspettando che Aung San Suu Kyi esca dalla sua casa di Rangoon per festeggiarla. Premio Nobel per la Pace e leader dell’opposizione birmana, è stata al centro delle vicende politiche del suo paese da quando nel 1988 fondò la Lega Nazionale per la Democrazia nel mezzo delle grandi manifestazioni studentesche di protesta di quell’anno. Fu arrestata per la prima volta nel 1989 con l’accusa di costituire un «pericolo per lo stato» e da allora è stata più volte messa in semi-libertà, per essere però sempre arrestata di nuovo.

https://www.youtube.com/watch?v=GrL2uMM0a4g
Puntate precedenti: La storia di Aung San Suu Kyi
Tutti gli articoli del Post su Aung San Suu Kyi