“L’umiliazione di Pompei”

L'editoriale premonitore di Sergio Rizzo sul Corriere del Mezzogiorno, un mese prima del crollo

Non era sicuramente l’unica voce che avvertiva dei disastri della gestione di Pompei, ma era solo un mese fa ed era quella di uno dei giornalisti più attenti alle cose italiane. Sergio Rizzo aveva pubblicato in prima pagina sul Corriere del Mezzogiorno questo editoriale.

Non passa giorno senza che qualcuno ci ricordi come l’Italia custodisca la maggior parte dei beni artistici e archeologici del pianeta. Ma meritiamo davvero un simile onore? Il dubbio sorge, osservando quello che accade a Pompei. Da tempo il Corriere del Mezzogiorno sta documentando lo scempio di alcuni «restauri» a base di colate di cemento e l’incuria che regna nell’area immensa degli scavi.
Con la protesta montante attraverso i social network, come sta a dimostrare il record di adesioni a una pagina di Facebook che si chiama « Stop killing Pompei ruins». Al punto che viene da chiedersi: ma se quel tesoro ce l’avessero gli americani, oppure i francesi o i giapponesi, lo tratterebbero allo stesso modo? Il fatto è che quell’area archeologica unica al mondo è purtroppo il simbolo di tutte le sciatterie e le inefficienze di un Paese che ha smarrito il buon senso e non riesce più a ritrovarlo. O forse semplicemente non vuole, affetto da una particolare forma di masochismo. Che però ha responsabili ben precisi. «Le istituzioni preposte alla tutela dei beni culturali sono costantemente umiliate da interessi politici ed economici del tutto privi di attenzione per la salvaguardia di quella che è la maggiore ricchezza del nostro Paese» ha denunciato qualche tempo fa Italia Nostra.

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