La cometa Hartley 2 vista da vicino

Le foto scattate dalla sonda Deep Impact a oltre 20 milioni di chilometri dalla Terra

NASA/JPL-Caltech/UMD
NASA/JPL-Caltech/UMD

Ieri, alle tre del pomeriggio e a quasi 23 milioni di chilometri di distanza dalla Terra, la sonda Deep Impact della missione EPOXI della NASA ha sorvolato la cometa Hartley 2, realizzando un’ampia serie di immagini del corpo celeste che aiuteranno i ricercatori a comprendere meglio le proprietà e le caratteristiche delle comete. Per gli esperti dell’ente spaziale americano, la sonda ha portato a termine la più ampia e dettagliata osservazione mai realizzata di una cometa e l’intera operazione è costata pochissimo grazie al riciclo della strumentazione utilizzata già per realizzare un’altra missione.

Deep Impact era stata inizialmente lanciata dalla NASA per studiare un’altra cometa, la Tempel 1. La sonda colpì il 4 luglio del 2005 il corpo celeste con un proiettile impattatore, che formò un cratere ampio circa 200 metri e profondo 40. L’operazione consentì di analizzare la composizione della cometa e di studiarne meglio forma e caratteristiche.

L’incontro di ieri con Hartley 2 è invece avvenuto a circa 700 km di distanza tra la cometa e la sonda. Le strumentazioni a bordo di Deep Impact hanno consentito di scattare numerose immagini della cometa e nei prossimi giorni il lavoro di analisi e mappatura continuerà, man mano che sonda e corpo celeste si allontaneranno nello spazio.

L’estensione della missione è costata solamente 42 milioni di dollari, una cifra bassa se si pensa al grande valore delle informazioni scientifiche raccolte grazie al passaggio ravvicinato con Hartley 2. La cometa ha una forma molto diversa da quella cui siamo soliti pensare: non è ellittica e si restringe verso il centro. Ha un diametro che si aggira intorno ai 1.600 metri, è lunga quasi due chilometri e viaggia a oltre 44mila chilometri orari.