Facebook e Skype assieme contro Google

Voci concrete di un accordo per le prossime settimane, e l'attacco si fa più intenso

Trattative sono in corso tra i responsabili di Facebook e quelli di Skype per collegare più strettamente ed efficacemente i due servizi, a quanto riferiscono da ieri fonti citate dai media americani: la prima a dare la notizia è stata Kara Swisher del Wall Street Journal sul suo blog. Secondo il Wall Street Journal la partnership sarà annunciata nelle prossime settimane, e riguarderà in concreto la possibilità di registrarsi su Skype attraverso il proprio account su Facebook (via Facebook Connect) e di comunicare attraverso i servizi di Skype con i propri amici di Facebook. Le funzioni saranno integrate nella versione 5.0 di Skype, che uscirà contestualmente all’annuncio.

La fonte citata dal Wall Street Journal parla anche di una successiva evoluzione che prevederebbe l’uso dei servizi di Skype (chat, voce e video) direttamente dal web browser e dal sito di Facebook. A oggi Facebook dichiara di avere 500 milioni di utenti registrati e Skype 560 milioni, di cui 124 milioni lo usano almeno una volta al mese.

L’accordo verrà probabilmente seguito con preoccupazione da Google, il colosso dei servizi online che vedrebbe aumentare decisamente la forza del proprio concorrente maggiore, Facebook, e che si sta muovendo sul fronte delle comunicazioni telefoniche da tempo, mentre hanno avuto poco successo i suoi esperimenti sul piano della costruzione di propri social network. Ad agosto di quest’anno è stato segnalato il sorpasso di Google da parte di Facebook in termini di tempo di utilizzo da parte degli utenti statunitensi.

È stata molto ripreso e discusso ieri, a questo proposito, il suggerimento di Dave McClure – un noto investitore in tecnologie e startup – che Google si affretti a comprare Twitter, rinunciando alla costruzione di progetti propri e affidandosi al concorrente di Facebook più solido al momento: “prima che Facebook vi uccida”. Di un accordo tra Google e Twitter si era già parlato negli anni passati, con voci di un acquisto poi smentite all’inizio del 2009.