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  • Mercoledì 29 settembre 2010

L’attentato che abbiamo evitato

Stati Uniti e NATO avrebbero sventato un piano di attacchi a città di Gran Bretagna, Germania e Francia

Ieri sera un articolo di Sky News è sceso nei dettagli di quanto già accennava in mattinata il Wall Street Journal: un gruppo terroristico di ispirazione islamica avrebbe progettato un attacco multiplo in varie città della Gran Bretagna (Londra), della Francia e della Germania. Il piano sarebbe stato sventato dai servizi di intelligence dei vari paesi quando si trovava in una fase “avanzata ma non imminente”, e potrebbe essere la causa dell’altissimo numero di attacchi di droni statunitensi nella regione montuosa di Waziristan in Pakistan, al confine con l’Afghanistan.

Il direttore della sezione esteri di Sky News Tim Marshall ha dichiarato: «Sono portato a credere che parte di questi attacchi abbiano come obiettivi i leader che hanno progettato il piano terroristico, un gruppo che ha connessioni con Al Qaida e forse con dei talebani in europa. [Gli attacchi] hanno ucciso diversi leader, ed è per questo che la minaccia degli attentati non è cresciuta ancora.»

L’ipotesi è la stessa di Siobhan Gorman sul Wall Street Journal. Solo negli ultimi 30 giorni gli Stati Uniti hanno attaccato venti volte l’area, la più alta concentrazione di bombardamenti negli ultimi sei mesi. Molti di questi avevano come obiettivo i luoghi in cui si suppone siano dislocati i leader del gruppo terroristico indipendente Haqqani, alleato con i talebani, una delle reti terroristiche che preoccupa di più i servizi di intelligence americani ed europei. Il gruppo controlla una regione chiave della lotta al terrorismo, quella dove l’intelligence degli Stati Uniti è convinta sia nascosto Osama bin Laden.

Bruce Hoffman, un professore dell’Università di Georgetown esperto di terrorismo, ha detto che se dietro il piano terroristico contro l’Europa ci fosse la rete di Haqqani sarebbe il primo tentativo di attacco fuori dal Medioriente. Il coinvolgimento del gruppo Haqqani sarebbe particolarmente preoccupante, perché «stiamo parlando di uno dei gruppi più capaci e competenti.»

Haqqani è, o è considerato, il gruppo dietro a diversi attentati terroristici degli ultimi due anni: l’attacco al Serena Hotel di Kabul (6 vittime), il tentato omicidio di Hamid Karzai, l’attacco all’ambasciata indiana a Kabul (58 vittime), l’attacco alla base CIA di Camp Chapman (6 vittime) e quello a Kabul lo scorso maggio (18 vittime). Oltre ai droni, nei giorni scorsi gli elicotteri della NATO hanno attaccato diversi militanti di Haqqani, uccidendone più di 70. Questo genere di offensiva è più insolita rispetto ai droni, e lascia quindi pensare che in questo momento la minaccia più grande per l’Europa arrivi proprio da Haqqani.

Un funzionario degli Stati Uniti ha rifiutato di commentare il possibile legame tra gli attacchi di questo mese e il piano terroristico. La prossima settimana il segretario per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti Janet Napolitano incontrerà i rappresentati delle nazioni europee per discutere del loro lavoro di intelligence.

«Siamo costantemente in contatto con i nostri colleghi all’estero» ha detto al Senato la scorsa settimana. «Stiamo osservando un aumento dell’attività di nuovi gruppi terroristici e nuovi generi di minacce. E quell’attività, la maggior parte di natura islamica, ha come obiettivo l’Occidente in generale»