Unicredit, la guerra in CdA: Profumo si dimette davvero

Dopo gli annunci sulle dimissioni di Profumo, le cose si sono molto complicate

Unicredit Bank CEO Alessandro Profumo leaves the the Unicredit headquarters in Milan, Italy, Tuesday, Sept. 21, 2010. Profumo was battling for his job on Tuesday after losing support from a key shareholder, in what some say is turning into a political battle for control of Italy's largest bank. Profumo was seen leaving the bank's Milan headquarters ahead of an emergency board meeting in the evening, and analysts say he may announce his resignation. (AP Photo/Luca Bruno)
Unicredit Bank CEO Alessandro Profumo leaves the the Unicredit headquarters in Milan, Italy, Tuesday, Sept. 21, 2010. Profumo was battling for his job on Tuesday after losing support from a key shareholder, in what some say is turning into a political battle for control of Italy's largest bank. Profumo was seen leaving the bank's Milan headquarters ahead of an emergency board meeting in the evening, and analysts say he may announce his resignation. (AP Photo/Luca Bruno)

23,24: Profumo si è dimesso

22,46: il CdA è terminato, i consiglieri se ne sono andati senza commenti. Quindi entro mezzanotte Profumo si deve dimettere, a quanto pare.

22,45: dice l’Ansa: ” Il consiglio di Unicredit ha deliberato all’unanimità col solo voto contrario della consigliera Reichlin di dare mandato al presidente Dieter Rampl di offrire ad Alessandro Profumo la risoluzione consensuale del rapporto a precise condizioni con le dimissioni contestuali entro la mezzanotte di oggi. Se non le accetterà il Cda ha già deliberato la revoca delle deleghe attribuendole al presidente e risolvendo il rapporto con l’a.d”

22,36: mentre si aspettano dettagli, è impossibile non notare che se Profumo è stato “sfiduciato” non ci sono state dimissioni, e quindi oggi per diverse ore le agenzie e i siti dei quotidiani hanno costruito una balla? Con quel che ne segue in termini di conseguenze nel mondo finanziario, a borse ancora aperte?

22,31: il Sole 24 Ore conferma:

L’amministratore delegato di UniCredit Alessandro Profumo è stato sfiduciato dal consiglio d’amministrazione, riunitosi oggi in seduta straordinaria. Lo si apprende da fonti vicine alla banca.

22,16: Repubblica.it: “Unicredit, il Cda sfiducia Profumo dopo un duro scontro fra i soci”

22,10: Radiocor si arrangia con le notizie che ci sono:

Alessandro Profumo, è in riunione ormai da sette ore con i legali dello studio Bonelli Erede Pappalardo. Lo studio, secondo quanto risulta a Radiocor, assiste Profumo nella trattativa per l’uscita dal gruppo. La moglie Sabina Ratti ha raggiunto Profumo in sella ad una Ducati rossa poco dopo che il manager era arrivato nella sede dell’incontro. Si prevede che la riunione prosegua nella notte in attesa degli esiti della riunione straordinaria del consiglio di amministrazione della banca

21,55: Ligresti – tra i presunti “difensori” di Profumo – lascia il CdA, che si avvicina alla conclusione

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Pubblicato alle 21,45

Nel primo pomeriggio di martedì l’ipotesi di dimissioni per Alessandro Profumo, amministratore delegato di Unicredit, era stata data per realtà dai maggiori siti di news, anche se non c’era ancora nessuna conferma. Alle 16, 30 l’AdnKronos ha poi annunciato:

La decisione è stata comunicata con una lettera al cda. Il board che si riunirà alle 18 ne prenderà atto, conferendo temporaneamente le deleghe al presidente Dieter Rampl

Per le quattro ore successive, l’informazione è stata monopolizzata da reazioni e commenti a questa notizia, attesa da ieri dopo la precipitazione dello scontro intorno alla partecipazione azionaria libica nella banca.
Ma a CdA iniziato, stasera, sono arrivate informazioni dall’interno che hanno costretto i siti di news principali a ribaltare le aperture. Repubblica alle 21, 42 titola:

Unicredit, giallo sulle dimissioni Voci dal Cda: “Profumo non ha lasciato”

E il Corriere della Sera:

Unicredit, scontro in cda sulle dimissioni di Profumo

Cosa è successo, cosa sta succedendo? Alle 20,39 l’Ansa ha diffuso queste poche parole:

Scontro all’interno del Cda di Unicredit sulle dimissioni dell’amministratore delegato Alessandro Profumo. All’interno del cda, riferisce una fonte qualificate all’ANSA, ci sono consiglieri che si oppongono all’addio del banchiere. I toni, a quanto si apprende, sarebbero molto accesi.

E mezz’ora dopo:

(ANSA) – MILANO, 21 SET – È tutti contro tutti nel cda di Unicredit in corso delle 18.00. La lettera con cui l’amministratore delegato, Alessandro Profumo, ha annunciato la volontà di lasciare ha sollevato un vespaio all’interno del consiglio. Alcuni consiglieri si oppongono all’addio del top manager che ha traghettato la banca in questi anni fino a darle un profilo internazionale. Una ‘impassè non prevedibile, fino a poche ore fa visto l’accordo di massima raggiunto dagli avvocati sulla buonuscita di Profumo e l’intenzione del banchiere di dare l’addio. Tra l’altro sembrava ci fosse un comune ‘malumorè tra i grandi azionisti schierati con il presidente, Dieter Rampl. La giornata dell’a.d., da 15 anni nel gruppo, è iniziata presto come al solito. Un ingresso rapido in banca scivolando da un’entrata diversa da quella principale per ‘bruciarè l’assalto dei cronisti. Poi è iniziato il giorno più lungo per l’ex McKinsey boy che ha lasciato anzitempo la sede (intorno alle 15) senza prendere parte al board. Un consiglio tuttavia affollato con la presenza (fino ad ora era apparso solo in videoconferenza) tra gli altri anche di Farhat Omar Bengdara, vice presidente dell’istituto ma soprattutto Governatore della Central Bank of Lybia che ha una quota del 4,98% dell’istituto

A quanto pare Profumo avrebbe effettivamente presentato una lettera di dimissioni – ma ripetiamo, “a quanto pare” – che però non sarebbe stata accettata da tutti i consiglieri, e i contrari starebbero tenendo duro. Ma un’ora dopo, un nuovo aggiornamento:

L’amministratore delegato sarebbe stato costretto al passo indietro per la resistenza di buona parte del board, disposto ad arrivare ad un voto di sfiducia pur di chiudere la partita. Il cda dovrebbe quindi prendere atto delle dimissioni affidando temporaneamente al presidente Dieter Rampl le deleghe finora gestite da Profumo.