I finiani aprono un nuovo fronte: la RAI

Bocchino annuncia la presentazione di una mozione contro Minzolini e Masi, per modificare il contratto di servizio

Foto Mauro Scrobogna / LaPresse
09-09-2010 Roma
Politica
Atreju - festa della Giovane Italia PDL
Nella foto: Augusto Minzolini direttore TG1
Photo Mauro Scrobogna / LaPresse
09-09-2010 Rome
Politics
Atreju -summer meeting of PDL youth
In the picture: Augusto Minzolini TG1 editor
Foto Mauro Scrobogna / LaPresse 09-09-2010 Roma Politica Atreju - festa della Giovane Italia PDL Nella foto: Augusto Minzolini direttore TG1 Photo Mauro Scrobogna / LaPresse 09-09-2010 Rome Politics Atreju -summer meeting of PDL youth In the picture: Augusto Minzolini TG1 editor

Archiviato il processo breve, disinnescata la legge sulle intercettazioni, i finiani aprono un altro fronte nel loro rapporto dialettico con il governo. Già nelle scorse settimane diversi esponenti di Futuro e libertà avevano manifestato malessere nei confronti della situazione della televisione pubblica italiana e soprattutto dei suoi telegiornali.

Il 29 luglio Della Vedova si lamentava del fatto che il TG1 avesse messo gli esponenti di Futuro e libertà tra quelli dell’opposizione, nel suo pastone politico serale. Il 6 settembre sempre il TG1 invita Cicchitto e Gasparri a commentare in diretta il discorso di Mirabello, e il giorno dopo sul magazine di FareFuturo appare la lettera a Babbo Natale che chiede le dimissioni di del direttore. “La faziosità di Minzolini non è più tollerabile”, dice Andrea Ronchi. Minzolini pochi giorni dopo fa addirittura un editoriale, criticando aspramente i finiani, “Il problema di Minzolini al TG1 è ormai non rinviabile”, dice Bocchino. Lo stesso Fini a Mirabello era stato esplicito, parlando dei telegiornali come di “fogli d’ordine del PdL”.

I nodi sarebbero sul punto di arrivare il pettine, visto che i finiani hanno intenzione di presentare una mozione parlamentare “per garantire il pluralismo in RAI” e un esposto all’AGCOM “per verificare la violazione della normativa vigente in materia di pluralismo, correttezza e completezza dell´informazione da parte dei tg in onda su Mediaset”. La mozione annunciata da Bocchino chiederà al governo di modificare il contratto di servizio con la RAI e verrà presentata alla fine del mese, scrive Repubblica, negli stessi giorni dell’atteso discorso parlamentare di Berlusconi. Poi sarà calendarizzata, a un certo punto toccherà votarla, e chissà cosa sarà accaduto nel frattempo.