Quante sono le ronde regolate dalla legge di un anno fa?

Una, secondo Repubblica: è a Varazze. Le altre se ne fregano del decreto Maroni

Vladimiro Polchi su Repubblica ha fatto un’indagine e ha scoperto che a Varazze opera l’unica delle famigerate “ronde padane” riconosciute dalla legge che pareva dovesse risolvere metà dei problemi della sicurezza delle città del Nord.

In Italia c’è un piccolo comune che può vantare un primato tutto suo: è Varazze, in Liguria. Tra i suoi 13mila cittadini, 8 hanno stabilito un record nazionale: sono i primi e forse unici “osservatori volontari per la sicurezza”, pienamente operativi. A oltre un anno dal decreto Maroni, che ha messo in regola le ronde, le richieste di iscrizione alle prefetture locali (e i corsi di formazione attivati) si contano infatti sulle dita di due mani. Ma solo i volontari di Varazze sono già in strada, nel rispetto di tutte le regole previste. “Siamo fieri del nostro primato”, gongolano al Comune. E nel resto d’Italia? I rondisti restano invisibili. “In effetti registriamo pochissime iniziative”, conferma Anna Palombi, presidente del sindacato dei prefetti.
Un passo indietro. Il decreto Maroni, firmato l’8 agosto 2009, mirava a regolamentare il fenomeno delle ronde fai da te, istituendo appositi albi presso le prefetture e prevedendo rigidi requisiti per gli aspiranti volontari. Come è andata?

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