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  • Sabato 11 settembre 2010

Tutti i libri di scuola in un Kindle

In un liceo della Florida 2100 studenti cominciano la settimana prossima a sostituire i libri di carta

Quando il liceo di Clearwater in Florida ha annunciato che avrebbe dotato i suoi studenti di un lettore di libri elettronici Kindle – quello prodotto da Amazon – qualche settimana fa, la notizia è stata ripresa come un’illuminante sintomo di un rivoluzionario futuro scolastico e di un nuovo passo nell’innovazione tecnologica: ma sempre di annunci e sintomi si trattava. Adesso ci siamo.

La settimana prossima la scuola distribuirà un Kindle a ciascuno dei suoi 2100 studenti (Clearwater ha circa centomila abitanti), ha confermato il preside Keith Mastorides: gli apparecchi aspettano immagazzinati nel laboratorio della scuola, ognuno riporta il nome di uno studente. Amazon ha detto al Saint Petersburg Times (il maggiore quotidiano della Florida) che nessuna scuola aveva mai provato un esperimento così massiccio.

I ragazzi sono eccitati, pare. I genitori e i professori anche un po’ preoccupati. Sostituire tutti i libri con un Kindle porta sicuramente enormi vantaggi in termini di facilità d’uso, praticità, costi, ma genererà inevitabilmente una grande quantità di cambiamenti, non tutti prevedibili. Nel modo di studiare, anche, e nel modo di relazionarsi con i testi. Alcuni professori hanno qualche perplessità e un esperimento nell’università della scorsa stagione ha avuto risposte anche critiche: sulla minore immediatezza nel sottolineare e annotare, sulle dimensioni di testo e pagine. Ma secondo Mastorides, l’uso nei licei è molto più adeguato al Kindle di quello nelle università, dove gli studi sono più vari e l’indipendenza degli studenti maggiore.

Non tutti i testi scolastici sono stati approntati dagli editori per il Kindle, e quindi l’eliminazione dei libri di carta da parte degli studenti dovrà attendere ancora l’anno prossimo. L’articolo del Saint Petersburg Times ricorda anche come il Kindle, connesso a internet gratuitamente attraverso la rete 3G, diventi di fatto – pur con un’interfaccia piuttosto povera e semplificata – un accesso mobile alla rete anche per gli studenti che a casa non ne hanno uno. Il progetto sta venendo seguito con interesse da altre scuole e dagli istituti di didattica.

(foto di Jim Damaske/St. Petersburg Times)

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