Quanto costa internet in vacanza all’estero

In Europa per una manciata di megabyte si spendono decine di euro e negli Stati Uniti i costi spesso raddoppiano

Estate, superi il confine per passare qualche giorno in ferie all’estero, ti ricordi di dover controllare la posta elettronica, ma non c’è una connessione WiFi disponibile e sei costretto a collegarti tramite cellulare: è un attimo, pochi secondi, solo guardare la posta, che sarà mai?
Sarà che ti costerà una fortuna. Nonostante l’impegno dell’Unione Europea, che ha posto dei limiti sulle tariffe, il traffico dati in roaming dall’estero costa ancora un capitale e rende la navigazione online un lusso per pochi, disposti a spendere decine di euro per una manciata di megabyte.

Gli operatori telefonici si difendono sostenendo che il roaming internazionale richiede costi di gestione molto alti, che inevitabilmente si riflettono sul prezzo finale richiesto ai clienti. L’impressione è che le compagnie lucrino più del dovuto sulle connessioni su rete cellulare dall’estero, condizione che limita le possibilità di comunicazione degli utenti e che costituisce anche un freno non solo per chi vuole rimanere in contatto con gli amici o leggere il Post oltre confine, ma anche per chi è in cerca di affari.

Sul Sole 24 Ore di oggi, Daniele Lepido fa il punto della situazione offrendo una rassegna delle tariffe messe a disposizione dagli operatori italiani per l’estero. I dati sono stati forniti dalle stesse compagnie telefoniche e sono riferiti al traffico su rete cellulare per computer e altri dispositivi portatili, come l’iPad. Le tariffe proposte dagli operatori sono mediamente alte e cambiano sensibilmente per le connessioni su rete cellulare da Europa o da Stati Uniti.

Europa
Per l’Europa, l’offerta più vantaggiosa che mette in campo Tim si chiama Internet Europa Daily e consente di scaricare fino a 20 megabyte al giorno al prezzo giornaliero di 10 euro. Altrimenti c’è l’offerta Internet Europa Weekly che prevede un traffico dati di 100 megabyte a settimana al costo settimanale di 50 euro. Il piano tariffario di Vodafone prevede la possibilità di scaricare giornalmente fino a 50 megabyte al prezzo di 15 euro al giorno, mentre Wind punta sulle offerte a consumo con Easy Travel Internet: 0,09 centesimi per ogni kilobyte ai quali vanno aggiunti 3 euro di canone mensile. Tre Italia fa pagare all’estero 2 euro per ogni megabyte scaricato, ma la tariffa si riduce notevolmente nei paesi coperti dalla rete Tre dove si possono scaricare fino a 3 gigabyte al mese spendendo cinque euro (i paesi coperti sono Austria, Danimarca, Regno Unito, Irlanda, Svezia, Australia e Hong Kong).

Stati Uniti
Negli Stati Uniti le tariffe lievitano sensibilmente per tutti gli operatori, tranne Wind che mantiene la stessa offerta a 0,09 centesimi di euro per kilobyte più tre euro mensili di canone. Tim non richiede un costo fisso mensile, ma in compenso fa pagare ogni kilobyte 1,8 centesimi, mentre per Vodafone la tariffa raddoppia rispetto a quella europea: per 50 megabyte al giorno si spendono giornalmente 30 euro. Tre Italia richiede invece 1,5 centesimi per ogni kilobyte scaricato dagli Stati Uniti.

Sulla base delle tariffe fornite dagli operatori, Lepido prova a calcolare (a spanne) quanto potrebbe costare il download di un brano musicale in roaming dagli Stati Uniti.

Giusto per dare un’idea al lettore, mille kilobyte fanno un mega e una canzone di poco più di cinque minuti acquistata su iTunes, nel formato m4c (mica il solito mp3), può arrivare a “pesare” circa 10 mega, 10mila kilobyte. Che moltiplicati per 1,8 cent [tariffa Tim, ndr] fa 180 euro. Con Tre la stessa traccia costerebbe 150 euro. […] La stessa canzone di cinque minuti [con Wind] costerebbe solo 9 euro (più i tre dell’attivazione dell’offerta).

Il panorama delle tariffe richieste per navigare da iPad o PC dall’estero è scoraggiante, ma con qualche accorgimento si possono evitare i salassi senza rinunciare alla lettura delle email e dei propri siti web preferiti. L’alternativa alla rete cellulare più abbordabile rimane il WiFi. Certo, i punti di accesso non sono sempre così diffusi quanto il segnale delle reti cellulari, ma informandosi prima sulla disponibilità di una connessione WiFi nelle aree in cui si è programmato il proprio viaggio può allontanare le brutte sorprese. Chi prevede un lungo periodo di permanenza all’estero può, invece, sottoscrivere un contratto con una compagnia telefonica locale, allontanando così l’incubo del roaming internazionale a carissimo a prezzo.