Piccole Hannah Montana crescono

"È come se facesse finta di avere 25 anni" dice Perry, 11 anni, al New York Times. "Non so cosa le passi per la testa"

Quando, negli anni ’80 e ’90, le protagoniste dei manga giapponesi si trasformavano da impacciate adolescenti a sexy e letali supereroine nessuno aveva nulla da ridire. E da allora i toni sembrano rimasti più o meno quelli: dalle Winx alle Witch e compagnia, le gonne corte sono la versione contemporanea del costume di Superman. Per quanto riguarda Miley Cyrus è il contrario: jeans e t-shirt erano la sua seconda identità e quando ha finalmente deciso di metterla da parte, le fan hanno storto il naso.
Cominciamo daccapo.

“Hannah Montana” è una sitcom per ragazzine, una specie di “Incantevole Creamy” in cui la protagonista ha di fatto due vite: in una si chiama Miley come l’attrice che la interpreta, nell’altra è una cantante idolo delle teenager che si chiama Hannah Montana. In più, la vita di Miley personaggio aderisce a quella di Miley attrice: il padre (e manager) del suo personaggio è lo stesso padre (e manager) dell’attrice e cantante, la madre non esiste sullo schermo così come non esiste nelle cronache dei tabloid: uno smaccato caso di “c’è ma non si vede” che, in tv, è stato tradotto con “morta in circostanze non specificate”. E la lacrimuccia Disney è assicurata. L’unica differenza con la vera vita della ragazza è che la “vera” diciassettenne Miley canta con il suo nome.
E adesso si è stancata di giocare a quella che, fuori dal palcoscenico, passa il tempo a pettinare le bambole: pare che questo stia generando delle agitazioni.

Perché fosse finora necessario indossare magliette colorate e jeans larghi, per conquistare le decenni di tutto il mondo, è piuttosto chiaro: nessuna di loro ha il permesso o la possibilità di essere Hannah Montana, è più facile identificarsi in Miley e sognare di avere un talento nascosto. La controparte innocente, acqua e sapone e quasi sfigatella è fondamentale per creare un ponte con il pubblico di adolescenti e pre-adolescenti: ora la Miley in carne e ossa si è stancata e sembra voler tagliare il cordone che la lega al suo personaggio televisivo, costruito con precisione chirurgica dal 2006. E ogni passo che fa in direzione opposta, pur rivelandosi vincente da un punto di vista di emancipazione e affermazione della propria identità, la separa non solo dalla Miley della tv ma anche dal suo pubblico di piccole fan adoranti.

Passo 1: chiudere l’account Twitter. Miley Cyrus è stata, per parecchio tempo, una delle teen star più attive sul fronte dei Social Network. Abbiamo già visto quanto questo abbia prima creato e successivamente incentivato la carriera-lampo di Justin Bieber, e funzionava ancora meglio per lei: i ragazzini, convinti di osservare niente di più che la sua vera vita, o almeno un’approssimazione molto realistica della stessa, in tv, potevano avvicinarsi ulteriormente all’idea di conoscerla davvero grazie ad internet. Peccato che Miley, quella vera, ad un certo punto si sia stancata di far conoscere al mondo ogni parte della sua giornata e, con un rap creato appositamente, abbia annunciato la chiusura dell’account. Tra le altre reazioni, una ragazza ha minacciato di uccidere e mangiare il proprio gatto se la cantante non fosse riapparsa online. Ignorata, millanta di averlo fatto davvero. Ora ha un cane.

Passo 2: la Lap Dance. Ancora sedicenne, Miley Cyrus ha causato ondate di sdegno collettivo per aver ballato la lap dance con Adam Shankman, quarantaquattrenne regista, ballerino, produttore e apertamente gay. Ancora una volta difesa da suo padre (“si stava solo divertendo”), lo scandalo non sembra aver preoccupato la giovane Miley quanto le sue giovanissime fan.

Passo 3: il tatuaggio. È notizia recente: pare che la cantante si sia fatta tatuare la parola “LOVE” all’interno del padiglione auricolare. La motivazione ufficiale? Si sentono troppe cattiverie nel mondo, lei vuole sentire soltanto amore. Lo scandalo? Non è maggiorenne, quindi il padre avrebbe dovuto dare la sua approvazione. In realtà ancora non è chiaro se si tratti di un tatuaggio permanente o meno, ma non è necessario un timbro sottocutaneo per far partire le chiacchiere.

Passo 4: cambiare look. Nel 2008, ancora quindicenne, è stata fotografata da Annie Leibovitz per la copertina di Vanity Fair, coperta solo da un lenzuolo. Ai Teen Choice Awards del 2009 si è esibita in un accenno di pole dance mentre presentava il singolo “Party in the U.S.A.“, indossando solo un top e un paio di ridottissimi shorts. Nel video del nuovo singolo, “Can’t Be Tamed” (dall’album omonimo), porta un corsetto che spezza definitivamente ogni legame con la ragazzina innocente che è la Miley della tv. E le fan non approvano, tanto che le vendite dell’ultimo album, Breakout sono crollate del 72% rispetto a quello del 2008. Ne parla il New York Times:

I teenager costituiscono la maggioranza del pubblico di Miley Cyrus, ma la cantante sta cercando di incontrare il favore di fan più adulti, dando ai genitori la responsabilità di spiegare ai figli il suo modo di agire. Un’utente di TwitterMoms ha lasciato un commento a proposito di sua figlia, scrivendo: “è il mio dovere di madre spiegarle perché Miley sta cambiando e farle capire che è un’attrice e una cantante.”

Gary Marsh, a capo del reparto creativo di Disney Channel Worldwide, ha dichiarato che i teenager sembrano distinguere tra miss Cyrus e il personaggio che interpreta. […] Dice inoltre che non è responsabilità della Disney guidarla durante questa trasformazione. “Il network impone come regola di non dare consigli personali.”

In realtà l’unica regola è  di rimpiazzare le giovani star quando diventano troppo vecchie o troppo “scomode”: la Disney non ha mai disdegnato la trasformazione delle sue creature in lolite troppo cresciute, purché si mantenesse intorno a loro quell’alone necessario a far chiudere un occhio sulla progressiva riduzione dei vestiti. Ma mentre Britney Spears sbandierava il mito della propria verginità e Vanessa Hudgens, nonostante qualche inciampo, stia da anni assieme a Zac Efron, suo primo amore sullo schermo e nella vita, Miley sembra voler affermare la propria indipendenza progettando la convivenza con il ragazzo poco raccomandabile che frequenta da qualche mese e distaccandosi, tra tatuaggi e shorts troppo short, dalla sua innocente immagine televisiva.

L’errore mediatico è sempre lo stesso: i vecchi fan non digeriscono facilmente l’improvviso cambiamento mentre il pubblico a cui Miley aspira la vedrà sempre come Hannah Montana, la cantante acqua e sapone che piaceva alle bambine. Gli abiti succinti funzionano per salvare il mondo finché si scherza.