Habemus Papam, il nuovo film di Nanni Moretti

Dovrebbe uscire al cinema nella primavera del 2011, in tempo per Cannes

Da che si è cominciato a parlare del nuovo film di Nanni Moretti. le ricostruzioni giornalistiche hanno tirato in ballo Papa Celestino V e la sua storia che già ha ispirato – da Dante in poi, se si crede a quella interpretazione dei suoi versi – parecchia letteratura (fino a De Gregori e la sua canzone “Vai in Africa, Celestino”). Oggi la storia del papa “che fece per viltade il gran rifiuto” – benché Moretti non vi abbia mai accennato – è citata anche dal Riformista, che mette insieme quello che si sa di Habemus Papam.

Ambientato ai giorni nostri, racconta la storia di un Papa umile e incapace di sostenere il peso dell’investitura (come Celestino otto secoli prima) interpretato da Michel Piccoli. Per ragionare sui suoi dubbi e le sue perplessità, sfociate in una specie di crisi di panico, il Papa del film si affida (piuttosto che alle meditazioni di Celestino) a uno psicanalista, interpretato da Moretti stesso.

Intervistato da SkyTG 24, il regista ha definito il film «una commedia dolorosa» e ha insistito che la storia, scritta insieme a Federica Pontremoli e Francesco Piccolo e ambientata nel 2010, non abbia alcun legame con i fatti che riguardano la Chiesa in questi mesi. Nelle settimane scorse qualche giornale, come il Guardian, aveva messo in relazione il Papa di Piccoli con Benedetto XVI.

Le riprese sono state effettuate a Cinecittà, dove è stata ricostruita una Cappella Sistina in scala 1 a 1 a causa del rifiuto del Vaticano di girare in quella originale, e a Palazzo Farnese, sede dell’ambasciata francese a Roma. Il film dovrebbe essere pronto per febbraio/marzo del 2011 e uscire al cinema in primavera, in tempo per essere mostrato ai selezionatori di Cannes, il festival francese che ha già premiato Moretti per Caro Diario come miglior regista e per La stanza del figlio, miglior film. Nel film appariranno in piccoli camei anche diversi attori e registi amici di Moretti, come Jerzy Stuhr, regista e attore polacco, Margherita Buy e Renato Scarpa.

Il Riformista oggi ha intervistato Caterina d’Amico, l’amministratore delegato uscente di Raicinema, che coproduce il film insieme a Fandango, Sacher Film e una società francese.

«Sono fiduciosa. Mai visto Nanni in un simile stato di grazia sul set: sempre sereno, solido, autorevole, preciso nel rispettare i tempi. Certo è un film molto costoso, impegnativo, fitto di personaggi, scene di massa, ricostruzioni scenografiche. Sarà una sorpresa.»

Il film, costato 8 milioni e frutto di sforzi produttivi rari per il cinema italiano, non farà a meno di atmosfere e momenti classici alla Moretti, surreali e grotteschi. Il Riformista scrive che

si vedranno cardinali che cedono al gioco squisitamente italiano del toto-Papa mettendo a confronto le diverse quotazioni dei favoriti; cardinali che inganno l’attesa, tra una votazione e l’altra, giocando a scopone scientifico, a scacchi, anche a pallavolo, tutti insieme assecondando il ritmo di una canzone sudamericana.