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  • Giovedì 8 luglio 2010

Belgio, a Di Rupo l’incarico

Il re ha dato l'incarico di provare a formare un governo al leader dei socialisti francofoni

French-speaking Socialist Party President Elio Di Rupo speaks to the media after casting his ballot in Mons, Belgium on Sunday, June 13, 2010. Belgians vote Sunday in general elections that are widely seen as a vote on an orderly breakup of this country where 6.5 million Dutch- and 4 million French-speakers are locked in a quarrelsome union. (AP Photo/Thierry Charlier)
French-speaking Socialist Party President Elio Di Rupo speaks to the media after casting his ballot in Mons, Belgium on Sunday, June 13, 2010. Belgians vote Sunday in general elections that are widely seen as a vote on an orderly breakup of this country where 6.5 million Dutch- and 4 million French-speakers are locked in a quarrelsome union. (AP Photo/Thierry Charlier)

Aggiornamento 22,00: a Di Rupo è stata affidata una “mission de préformation”.

Il leader degli autonomisti fiamminghi Bart De Wever, vincitore delle elezioni dello scorso 13 giugno insieme al socialista Elio Di Rupo – i due si erano spartiti il successo nelle rispettive aree linguistiche – ha rimesso l’incarico esplorativo nelle mani del re, dichiarando di non aver raccolto sufficienti consensi intorno a un’ipotesi di maggioranza ma dando la sua disponibilità a collaborare con Di Rupo, a cui ora sarà consegnato l’incarico di cercare formare il nuovo governo: Di Rupo alle 19 ha raggiunto la residenza del re.

De Wever – che non ha consensi tra gli altri partiti sufficienti per costruire un’alleanza di cui essere il candidato – ha dichiarato che “ci sono punti di vista convergenti ma non abbastanza da poter formare un governo”. E che il suo lavoro avrebbe allargato gli spazi di trattativa ma che c’è bisogno di una nuova iniziativa da parte del re. La discussione è su quante concessioni i francofoni siano disposti a fare alle pretese autonomiste di De Wever senza spaccare il paese, ipotesi concretamente sul tavolo ormai da diversi mesi.

Adesso ci proverà Elio Di Rupo, leader del partito socialista e figura più rassicurante per gli equilibri politici, con cui De Wever ha dichiarato esserci un’atmosfera collaborativa. Sarebbe la prima volta dal 1974 che un socialista ricopre l’incarico, e la prima volta dal 1978 che a farlo non sarebbe un fiammingo. La prima volta anche che un discendente di immigrati e che un omosessuale dichiarato andrebbe ad occupare la casa al 16, rue de la Loi.

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