Meno rischi col roaming dati in giro per l’Europa

Le regole prevedono un tetto massimo di spesa per evitare brutte sorprese e tariffe più convenienti per le chiamate vocali

Un tedesco va in Francia, decide di scaricare da Internet un film in roaming (succede quando la tua compagnia telefonica usa la rete di una delle società telefoniche del paese in cui ti trovi) e quando torna in Germania si ritrova con una bolletta da 46mila euro. Un ragazzo britannico passa un mese all’estero per studiare e riceve una bolletta per il roaming di 9mila euro. Sono solo due delle centinaia di casi segnalati dai clienti delle compagnie telefoniche europee, colpiti da conti salatissimi per la navigazione sul Web all’estero attraverso telefoni cellulari e chiavette per computer. I costi sono insostenibili e l’Unione Europea da tempo cerca di far scendere i prezzi e di tutelare maggiormente gli utenti che viaggiano, e comunicano, tra gli stati membri.

A partire da oggi, per esempio, una nuova serie di regole consentirà di evitare le brutte sorprese che hanno sperimentato sul loro conto in banca numerosi abbonati. La novità più importante interessa la navigazione online in roaming: la norma europea prevede ora un tetto massimo di spesa per ogni utente superato il quale non si potrà continuare a navigare. La spesa massima predefinita è stata fissata a 50 euro, ma ogni cliente potrà scegliere insieme alla compagnia telefonica un tetto di spesa differente con un sistema che ricorda molto quello delle carte di credito, che oltre un certo limite di spesa mensile non possono essere utilizzate.

All’ingresso in un paese europeo, gli operatori dovranno inviare informative chiare e trasparenti (via sms o email) sulle tariffe applicate per il traffico dati in roaming. Ogni utente riceverà un primo avviso quando avrà raggiunto l’80% del tetto massimo previsto, così da potersi regolare sulla quantità di dati da scaricare o sulla possibilità di spostare il limite per proseguire nella navigazione.

Per Neelie Kroes, il Commissario europeo per la “Digital Agenda”, le novità introdotte a partire da oggi consentiranno di evitare lo «shock per turisti e uomini di affari quando navigano online con gli smartphone e i computer portatili in altri paesi dell’Unione Europea».

Infine, le nuove norme comporteranno anche una riduzione dei prezzi per le chiamate vocali. Le cifre, in realtà, non scendono di molto: per effettuare una chiamata in roaming la cifra massima richiesta al minuto sarà 39 centesimi (prima erano 43), mentre per ricevere chiamate il prezzo al minuto sarà pari a 15 centesimi (prima erano 19).