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  • Mercoledì 9 giugno 2010

I repubblicani si buttano sui CEO

Negli Stati Uniti altro giro di primarie in vista delle elezioni di metà mandato di novembre

GOP gubernatorial candidate Meg Whitman answers a question as Steve Poizner listens during a televised debate at the Tech Museum in San Jose, Calif., on Sunday, May 2, 2010. Steve Poizner and Meg Whitman squared off in their second debate as each vies to become the GOP nominee for California's governor. (AP Photo/San Jose Mercury News, Jim Gensheimer, POOL)
GOP gubernatorial candidate Meg Whitman answers a question as Steve Poizner listens during a televised debate at the Tech Museum in San Jose, Calif., on Sunday, May 2, 2010. Steve Poizner and Meg Whitman squared off in their second debate as each vies to become the GOP nominee for California's governor. (AP Photo/San Jose Mercury News, Jim Gensheimer, POOL)

Altro giro di primarie negli Stati Uniti in vista delle elezioni di metà mandato. Dopo quello di venti giorni fa, le elezioni più importanti del giro di ricognizione di ieri erano certamente quelle californiane: i repubblicani hanno votato per decidere il loro candidato a governatore e il loro candidato al senato.

La candidatura dei repubblicani a governatore della California è andata a Meg Whitman, ricchissima donna d’affari ed ex CEO di eBay, che ha investito ben 24 milioni di dollari nella sua campagna elettorale. Sfiderà il candidato democratico Jerry Brown, che è già stato governatore della California trent’anni fa. La candidatura al senato è andata a un’altra donna d’affari prestata alla politica, Carly Fiorina. Già presidente di Hewlett-Packard, Fiorina ha battuto l’ex deputato Tom Campbell e Chuck DeVore, il candidato preferito dai tea party. Tenterà di strappare il seggio alla senatrice uscente Barbara Boxer, democratica.

Sempre ieri la California ha approvato l’ennesimo referendum che introduce l’ennesima bizzarria nel suo già molto confuso sistema politico, abolendo le primarie per il congresso e instaurano invece un classico sistema a doppio turno: tutti i candidati concorreranno al primo turno e soltanto i primi due si giocheranno la general election, indipendentemente dal loro partito di appartentenza.

Ballottaggio tra i democratici, in Arkansas. La senatrice uscente Blanche Lincoln è riuscita a ottenere la nomination sconfiggendo il candidato preferito dall’ala sinistra del partito, Bill Halter, sostenuto da una campagna milionaria che è andata molto oltre i confini dello stato.

In Nevada i repubblicani hanno scelto il conservatore Sharron Angle, sostenuto dai tea party, per sfidare il senatore uscente, il democratico Harry Reid. Reid è il leader della maggioranza al senato e quindi la sua sconfitta avrebbe un forte significato simbolico.

Buon risultato per Nikki Haley in South Carolina, la candidata che nei giorni scorsi aveva dovuto affrontare ben due uomini che dicevano di avere avuto “relazioni fisiche improprie” con lei. Haley ha inflitto un grande distacco ai suoi avversari ma non è riuscita a superare la metà dei voti per un pelo, rendendo quindi necessario un ballottaggio contro il deputato J. Gresham Barrett.