Gli uomini di Mokbel incontrarono i vertici Finmeccanica

Repubblica racconta nuovi particolari sull'inchiesta che coinvolge il colosso italiano dell'industria bellica

Repubblica continua la sua inchiesta su Finmeccanica e racconta oggi dell’esistenza di un contatto diretto tra gli uomini di Gennaro Mokbel – l’imprenditore arrestato per riciclaggio – e il vertice della stessa Finmeccanica. Gli inquirenti infatti avrebbero documentato un incontro tra il direttore generale di Finmeccanica, Giorgio Zappa, e Marco Toseroni, collaboratore di Mokbel vicino all’ex senatore PDL Nicola Di Girolamo. Quell’incontro non sarebbe l’unico occorso tra i due gruppi.

Il 7 febbraio 2008 Mokbel, intercettato al telefono, con tale Antonio Ricci: «Tony, io l´altra sera so’ stato con il numero tre delle terza industria militare del mondo e con due della Cia. C’aveva una scorta fuori… de quelle che nun se possono di’… Armati. Mi hanno offerto non a me ma sempre tramite l’avvocato Nicola (Di Girolamo) di aprire una loro agenzia per tutto il centro Asia per la vendita di prodotti di sicurezza e militari…. Elicotteri Agusta e via dicendo. C’abbiamo una riunione lunedì». Mokbel ne parla con uno dei suoi collaboratori, Aurelio Gionta: «Non devi proprio fiata’ Aure’… Intanto gli ho spuntato che posso fare una società… diventa responsabile Finmeccanica per tutto il centro Asia… Questa è una cosa che a me personalmente… Perché ci apre tutto un altro scenario che manco te lo voglio di’».

Il 9 aprile lo stesso Toseroni informa il suo collaboratore Chandra Randhir «di avere ricevuto una chiamata dai suoi amici della compagnia militare (Finmeccanica) i quali gli hanno prospettato la possibilità di incontrare direttamente Mr. Guarguaglini per poi procedere alle trattative con altre persone». E qualche giorno dopo Toseroni conferma l’incontro col direttore generale Zappa.

Gli inquirenti scrivono che da intercettazioni telefoniche e ambientali «sono state captate ulteriori conversazioni che hanno fatto emergere aspetti di significativa illegalità che riguardano il cosiddetto progetto Finmeccanica, con la complicità di Marco Iannilli e di una terza persona definita “il signore della Cia”, tale Lorenzo, identificabile verosimilmente con Lorenzo Cola». Il profilo del consulente di Guarguaglini per la procura di Roma è tutto da verificare, ma gli uomini di Mokbel non hanno dubbi. Il 13 febbraio 2008, Toseroni racconta di avere «incontrato il consulente dell’ad di Finmeccanica, persona che riveste un ruolo importante nella società militare ma ha anche un ruolo notevole nei servizi segreti italiani e in quelli statunitensi».

Intanto sempre su Repubblica il presidente di Finmeccanica Guarguaglini ripete di non aver mai avuto fondi neri all’estero e di essere estraneo agli eventi e ai personaggi coinvolti nell’inchiesta. Tranne uno: quel Lorenzo Cola che sembra al centro dei rapporti con Mokbel e dell’ipotesi di reato: l’utilizzo di fondi neri dai quali attingere a somme da destinare a personaggi influenti per attività di lobbying e, in ultima analisi, l’accaparramento di importanti appalti.