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  • Mercoledì 26 maggio 2010

Giamaica, trenta morti e Dudus ancora non si trova

Terzo giorno di scontri tra l'esercito e gli uomini che difendono il trafficante "Dudus" Coke

Terzo giorni di scontri a Kingston, e il numero dei morti continua ad aumentare. Come riportano Reuters e AP, ad oggi sono intorno a 30 le vittime (il Times e quotidiani italiani parlano invece di sessanta), soprattutto civili, causate dalla guerriglia tra i soldati dell’esercito giamaicano e gli uomini di Christopher Coke, trafficante di droga e armi che sta cercando di sfuggire all’estradizione negli Stati Uniti, approvata proprio tre giorni fa dal presidente Bruce Golding.

Christopher Coke — soprannominato Dudus, Short man e The president — è uno dei più pericolosi trafficanti al mondo, e se venisse processato sarebbe molto probabilmente condannato a una vita in prigione. I suoi uomini hanno eretto barricate con rottami d’automobile e altre ferraglie, raccogliendosi nei quartieri ovest — quelli più poveri — della città. I soldati stanno perquisendo casa per casa alla ricerca di Coke, che non viene difeso solo dai suoi uomini armati ma anche dalla parte più povera della popolazione, a cui il trafficante garantiva cibo e sostentamento economico. Molti giamaicani sono critici nei confronti dell’operato del presidente Golding, che solo dopo una continua insistenza da parte degli Stati Uniti ha rotto il patto di lealtà che aveva con il trafficante dando il via libera all’estradizione.

Come scrive il Jamaica Observer, il governo ha puntato il dito contro l’uso dei social network da parte dei cittadini di Kingston: secondo le autorità, i messaggi su Twitter e i video uploadati su YouTube starebbero portando a una disinformaziona diffusa su quanto sta succedendo nelle zone colpite, aggravando la situazione. Robert Mackey, sul suo blog The Lede del New York Times, ha pubblicato il video di un giamaicano che spiega il fenomeno di “Dudus” Coke.  
https://www.youtube.com/watch?v=qNAPvyf15g8
Le scuole di Kingston sono ancora chiuse, e molti voli da e per la città sono stati cancellati. Se inizialmente gli scontri erano circoscritti a una piccola area di Denham Town, si sono poi allargati fino a occupare prima la zona Tivoli Gardens e poi l’intera zona sud-ovest della città, come illustrato nella mappa di BBC news.