• Mondo
  • Mercoledì 5 maggio 2010

Kim Jong-Il e il suo treno

Il presidente coreano ha paura di volare e si sposta su un treno di lusso

Nel 2004 un grave incidente ferroviario nella Corea del Nord causò la morte di 160 persone. Il dittatore nordcoreano Kim Jong-Il sarebbe dovuto passare sulla medesima tratta poche ore dopo. Gli esperti di sicurezza bollarono l’episodio come un mancato attentato nei confronti di Kim Jong-Il, che però non rinunciò a compiere i propri viaggi in treno.

Il fatto è che Kim Jong-Il non teme solamente gli attentati, ma soprattutto gli aeroplani. Il presidente è tornato in Cina dopo quattro anni dal suo ultimo viaggio nel paese e ha scelto ancora una volta il treno. Il convoglio che ha trasportato il leader dalla capitale coreana a Pechino conta 17 carrozze di lusso ed è blindato per evitare rischi. Le carrozze sono molto accessoriate e comprendono camere da letto, sale per le conferenze e per le riunioni e un garage con due Mercedes.

Nei viaggi precedenti, non c’era un solo treno, ma ce n’erano tre. I servizi segreti della Corea del Sud riferiscono che il misterioso entourage del presidente utilizzava altri due treni per confondere qualsiasi potenziale attentatore. Questa volta, sembra che Kim di treno ne abbia preso solo uno.

Kim Jong-Il solitamente viaggia di notte per cercare di sfuggire alla sorveglianza delle agenzie di sicurezza statunitensi e della Corea del Sud. Gli spostamenti durano a lungo non solo per le distanze da coprire, ma anche per l’estrema lentezza cui procede il convoglio del leader. Il treno viaggia piano per ridurre la possibilità di incidenti e consentire al personale di verificare lo stato della strada ferrata.

Il culto del leader e la propaganda hanno reso centrale l’incolumità di Kim Jong-Il. Per salvaguardare il leader non mancano le scelte stravaganti, come la decisione di impedire alle segretarie del presidente di indossare spille che potrebbero essere utilizzate per assassinarlo.

Nel libro del 2002 “Orient Express”, l’ufficiale russo Konstantin Pulikovsky ha descritto il viaggio di tre settimane di Kim a Mosca l’anno precedente. Casse di Bordeaux e Beaujolais venivano inviate via aereo da Parigi, così anche le aragoste ancora in vita, almeno stando al libro. C’erano anche alcune specialità nordcoreane come koya, maialino arrosto, e salo, grasso di maiale saltato e stagionato. Gli avanzi venivano raccolti e rimandati nella Corea del Nord.

La visita in Cina ha grande importanza per la Corea del Nord. A causa del regime e delle sanzioni internazionali, il cibo nel paese scarseggia e la popolazione è tenuta a ridurre al minimo gli sprechi. La Cina, il principale alleato della Corea del Nord, offre molti aiuti su questo fronte e cerca di ottenere in cambio qualche apertura sul delicato tema del nucleare coreano.