Gli amici se ne vanno

I fedelissimi di Berlusconi che ne prendono le distanze cominciano a diventare un discreto gruppetto

AC Milan's coach Leonardo gestures during the match against Catania in their Italian Serie A soccer match at San Siro stadium in Milan, April 11, 2010. REUTERS/Paolo Bona (ITALY - Tags: SPORT SOCCER)
AC Milan's coach Leonardo gestures during the match against Catania in their Italian Serie A soccer match at San Siro stadium in Milan, April 11, 2010. REUTERS/Paolo Bona (ITALY - Tags: SPORT SOCCER)

Il primato del politico italiano con il maggior numero di litigi e separazioni spettava finora ad Antonio Di Pietro (Occhetto, Chiesa, Veltri, Flores D’Arcais, tra gli altri), ma il record è ormai messo in discussione dalla nuova piega che sta prendendo la vita politica e privata di Silvio Berlusconi.

Il Presidente del Consiglio, di cui è proverbiale la capacità di costruire consenso e solidissima la comunità dei “fedelissimi”, nell’ultimo periodo ha inanellato una serie di “tradimenti” e abbandoni cospicua, e soprattutto da parte di persone in ruoli chiave nella sua vita, politica e privata.

C’è stato prima Paolo Guzzanti: era dai tempi di Dotti o Adornato che un compagno politico di quel rilievo e di quella fedeltà non abbandonava la barca berlusconiana, e Guzzanti l’ha fatto piuttosto criticamente.

Poi è stata la volta di della signora Veronica Lario, che ha annunciato pubblicamente di non poterne più e ha sfidato a sua volta il potere di ritorsione del marito.

Dopo è cresciuta la fronda ribelle di Gianfranco Fini, principale alleato e cofondatore del PdL, di fatto il secondo leader del partito. A che punto siamo lo sappiamo, la separazione è comunque consumata (interessante che anche per lui le ritorsioni siano arrivate attraverso il Giornale di Feltri, che già si era occupato di Veronica Lario).

Oggi è la volta dell’allenatore del Milan, sulla cui permanenza Berlusconi aveva espresso dei dubbi, ma confermando pubblica stima. E che però risponde:

“Non posso negare che il nostro rapporto è difficile. Siamo molto diversi, forse siamo incompatibili”

Tenete d’occhio la cronaca sportiva del Giornale, nei prossimi giorni.