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  • Domenica 25 aprile 2010

Nube di cenere: le compagnie aeree erano state avvertite nel 2007

Una commissione dell'Organizzazione dell'Aviazione Civile chiese esplicitamente di stabilire linee guida in caso di ceneri nell'aria

Dopo questa rivelazione, per le compagnie aeree sarà parecchio più difficile lamentarsi del blocco totale dei voli deciso dopo l’eruzione del vulcano Eyjafjallajökull.

Secondo un articolo del Guardian, pare infatti che l’International Airways Volcano Watch Operations Group, una divisione dell’Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile, avesse avvertito tre anni fa le compagnie aeree della necessità di stendere linee guida in caso di nubi di cenere nell’aria. Le compagnie aeree furono riluttanti a discutere il problema, probabilmente sottovalutandolo.

Dopo l’incontro annuale tenutosi in Nuova Zelanda nel 2007, l’International Airways Volcano Watch Operations Group pubblicò un documento con l’esplicita richiesta di stabilire esattamente i limiti, aeroplano per aeroplano, entro i quali è possibile o meno volare.

L’anno seguente il gruppo si riunì di nuovo discutendo la monitorizzazione dell’attività dei vulcani islandesi, perché “queste eruzioni potrebbero avere un enorme impatto sull’attività aerea nella zona nord-atlantica, dato che i vulcani si trovano sotto importanti rotte aeree.” Ma l’incontro si concluse in un nulla di fatto, perché le valutazioni scientifiche richieste non vennero autorizzate.

Il quinto incontro del gruppo, tenutosi in Cile proprio due settimane prima dell’eruzione islandese, invitò di nuovo le compagnie aeree a discutere i livelli di sicurezza entro i quali volare o meno. Ma anche in questo caso la IATA — l’Associazione Internazionale dei Trasporti Aerei — snobbò l’incontro, e la proposta dell’associazione non venne ascoltata.